SERIE A – Maccarone salva il Palermo. De Canio: “Colpa nostra”
Al Lecce di De Canio non basta il doppio vantaggio per uscire dal Barbera con i tre punti. I rosanero agguantano il pareggio nel terzo minuto di recupero grazie al gol siglato da Maccarone. Dopo il grande successo di giovedì a Torino contro la Juventus di Del Neri, il Palermo non parte nel migliore dei modi forse sottovalutando l’avversario. Passano soltanto sette minuti e i salentini sono già in vantaggio grazie a Giacomazzi. I padroni di casa sembrano accusare il colpo e non riescono a produrre azioni offensive degne di nota, ad eccezione degli spunti dei soliti Ilicic e Pastore. Eccezionale l’intesa tra i due. Poco ispirato Liverani nell’impostazione del gioco e sempre impreciso Pinilla in attacco. Il Lecce si presenta con un assetto piuttosto offensivo, e dopo il vantaggio continua a mettere sotto pressione la retroguardia palermitana, creando un efficace muro in mezzo al campo.
LA RIPRESA – Al rientro dagli spogliatoi è subito doccia gelata per Delio Rossi. Il Lecce raddoppia al 1′ con Corvia, che di testa deposita in rete un preciso cross di Olivera. Dopo appena quattro minuti l’ex romanista servito in area, invece di provare la botta di destro, serve Piatti al centro che però manca la deviazione vincente.
LE MOSSE DI ROSSI – I rosanero riaprono il match al 7′ con Pinilla, che si fa perdonare gli errori del primo tempo e ribadisce in rete una respinta corta di Rosati. Rossi capisce che la partita si può riprendere e getta nella mischia prima Hernandez e poi Maccarone. L’uruguaiano
entra subito in partita seminando il panico tra i difensori ospiti. Ma la mossa vincente si rivela l’inserimento dell’ex-Siena, che in pieno recupero trova il pareggio con un gol da vero rapinatore d’area di rigore.
RACCATTAPALLE FRETTOLOSO – Un episodio curioso nell’ultima azione della partita, con il Palermo che, dopo aver raggiunto un pari ormai insperato, stava tentando l’assalto per i tre punti. Un cross sul versante offensivo dei rosanero sembrava destinato a uscire sul fondo e un raccattapalle ha cercato allora di accelerare i tempi della ripresa del gioco lanciando un secondo pallone al portiere del Lecce. Hernandez però era riuscito a recuperare la palla, ma l’arbitro ha dovuto interrompere l’azione per la presenza dei due palloni in campo.
“MI AUGURO CHE ZAMPARINI ABBIA PAZIENZA” – L’allenatore rosanero apprezza la reazione dei suoi, capaci di recuperare il doppio svantaggio: “Abbiamo rischiato di perdere, ma anche di vincere. Come lo spiego? Quando si gioca ogni tre giorni con dei ragazzi giovani si devono curare i dettagli e ci vorrebbe più tempo per preparare le gare. Poi se ricominci il secondo tempo e pigli il 2-0, se non hai una squadra che ha orgoglio e reazione la partita non la recuperi più. Ai ragazzi devi dare il tempo di crescere. Zamparini avrà pazienza? Mi auguro di sì, il mio presidente è un intenditore di calcio, è intelligente, una persona innamorata del calcio, vuole vincere come me, ma per farlo bisogna costruire e questa squadra è fatta più in prospettiva che per l’immediato”.
PER DE CANIO UNA MEZZA FESTA – Gigi De Canio festeggia il 53esimo compleanno con un pareggio che poteva anche essere anche una grande vittoria: “Avevo detto a Maccarone di restare fuori – scherza il tecnico dei giallorossi – È stato con me a Siena. Lui però non mi ha ascoltato, è entrato e ha fatto gol. Noi abbiamo fatto il 2-0 ed erroneamente abbiamo pensato di aver chiuso la partita. Abbiamo calato la nostra attenzione, allentato la tensione agonistica e consentito al Palermo di rifarsi sotto. Abbiamo anche sbagliato il 3-0 e il Palermo con la forza dei suoi giocatori ci ha creduto. Il Lecce gioca bene? Considerando come abbiamo costruito questa squadra, le difficoltà, i tempi, la diversità di cultura calcistica credo che stiamo facendo tutti un buon lavoro e soprattutto sono fiducioso perché vedo ampi margini di miglioramento”.
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PALERMO-LECCE 2-2 (0-1)
PALERMO (4-3-2-1): Sirigu 6, Cassani 5,5, Munoz 6,5, Bovo 6, Balzaretti 6, Migliaccio 5,5, Liverani 5,5 (10′ st Bacinovic 5,5), Nocerino 6 (17′ st Hernandez 6), Pastore 7, Ilicic 6,5, Pinilla 6 (29′ stMaccarone 6,5). Panchina: Benussi, Darmian, Kasami, Rigoni. All.: D. Rossi 6.
LECCE (4-3-3): Rosati 6, Rispoli 6,5, Gustavo 6,5, Fabiano 6, Mesbah 6,5, Grossmuller 6,5, Giacomazzi 6,5, Piatti 6 (38′ st M. Coppola sv), Jeda 6 (24′ st Munari 5), Corvia 6,5, Olivera 6 (20′ st Sini 5). Panchina: Benassi, Donati, Bertolacci, Ofere.
All.: De Canio 6,5.
ARBITRO: Bergonzi di Genova 5,5.
MARCATORI: nel pt 8′ Giacomazzi; nel st 1′ Corvia, 7′ Pinilla Ferrera, 48′ Maccarone.
ANGOLI: 10-4 per il Palermo.
RECUPERO: 2′ e 5′.
ESPULSI: nel st 30′ allontanato dalla panchina l’allenatore dei portieri del Palermo, Mario Paradisi, per proteste; 36′ Giacomazzi per doppia ammonizione.
AMMONITI: Migliaccio, Fabiano, Mesbah, Cassani, Jeda, Giacomazzi e Corvia per gioco scorretto.