
SERIE C – Rosa di qualità per tornare in B, sfida di nuovo il Lecce come cinque anni fa: il Trapani di Calori
Al secondo atto del girone meridionale del nuovo campionato di Serie C è subito big match, di quelli attesi già al momento della composizione dei raggruppamenti. Lecce e Trapani domani si daranno battaglia sul terreno di gioco del Via del Mare, pronti a scoprire già ad inizio settembre le proprie carte che saranno poi giocate nel resto di una stagione che, verosimilmente rose alla mano, le vedrà protagoniste nella bagarre per la promozione diretta. Così come era avvenuto in quel celebre testa a testa fino all’ultimo del 2013, quando a prevalere furono i siciliani.
Fondato nel lontanissimo 1905, sebbene riassettata completamente in seguito per ben tre volte (1930, 1990 e 2002), il Trapani Calcio solo di recente ha dato lustro ad una storia ultracentenaria, ma fatto più che altro di Serie C e D. Almeno fino al 2012-2013, stagione dello storico salto tra i cadetti grazie al primo posto in quel girone A di Prima Divisione che registrava la presenza di un Lecce reduce dalla doppia retrocessione per illecito sportivo. Giallorossi e granata diedero vita, in quell’annata, ad un entusiasmante testa a testa, con i salentini partiti a razzo (arrivati anche a +12 sui rivali allenati ai tempi da Boscaglia) e che hanno poi dovuto subire, oltre che una netta flessione, anche la super rimonta dei siciliani, capaci di operare il sorpasso già a fine inverno e mantenere il minimo vantaggio (si arrivò all’ultimo turno di regular season con il Trapani primo solo grazie alla differenza reti, prima del +3 finale) necessario per chiudere in vetta. Al 2013 risalgono quindi gli ultimi incroci tra i due club, i più recenti dei 42 precedenti totali. Il bilancio vede il Lecce in vantaggio 18-16 (solo 8 le “X”), ma che nell’ultimo faccia a faccia al Via del Mare, probabilmente il più importante di sempre tra le due compagini, soccombette per 1-2 (Bogliacino e doppietta di Matteo Mancosu, fratello maggiore del giallorosso Marco) consegnando la vetta agli avversari. Il Trapani ha espugnato il capoluogo salentino (dove il Lecce non vince dal 1995) solo altre 4 volte, uscendone sconfitto ben 13 (3 i pari al Via del Mare). L’ultimo successo assoluto dei giallorossi risale sempre al ’12-’13: al Provinciale finì 0-1 con gol vittoria di Salvatore Foti.
La pluricitata annata 2012/2013 segnò dunque uno spartiacque nella storia del sodalizio trapanese, che si lanciò nel calcio che conta e provò a consolidarsi, riuscendoci agevolmente. Dopo due salvezze tranquille, i granata guidati da quel Serse Cosmi amatissimo anche a Lecce e dintorni conquistarono un clamoroso terzo posto, mancando la promozione in massima serie solo nella finale playoff persa con il Pescara. La cocente delusione non intaccò certo gli animi dei passionali tifosi siciliani ma lasciò scorie importanti nel gruppo di Cosmi, protagonista di una partenza-horror che costò la panchina al tecnico e una fetta di salvezza alla squadra. Salvezza incredibilmente sfiorata, per mezzo di un’altra rimonta epica, e mancata solo in extremis, dopo l’arrivo di Alessandro Calori. Tre ko nelle ultime tre giornate costarono caro all’undici granata, ma sia i supporter sia la dirigenza hanno apprezzato il lavoro di colui che nel 200o, grazie a un gol storico in Perugia-Juventus, regalò lo scudetto alla Lazio, e che due anni fa rifiutò la panchina del Lecce poiché alla ricerca di un impiego in Serie B.
In C Calori ci è tornato comunque alla guida del Trapani, a 7 anni di distanza dalla storica promozione che aveva conquistato da allenatore del Portogruaro. Dopo aver portato i veneti in B, ecco le esperienze a Padova, Brescia, Novara, ancora Brescia e quindi l’approdo al Pronviciale, dove ora un solo obiettivo gli è concesso: tornare tra i cadetti. L’inizio è stato incoraggiante, con il 6-0 di Coppa alla Paganese e la vittoria per 0-1 in casa della Ternana (rivincita del duello perso nella passata stagione per la permanenza in Serie B), il tutto solo parzialmente vanificato dal roboante 7-1 subito in casa del comunque superiore Torino. L’esordio in campionato fa ben sperare: 1-0 al Siracusa con gol di Murano. Un successo meritato contro una squadra decisamente ostica, , che lancia subito i granata nei piani alti della graduatoria.
La rosa messa a disposizione di Calori è di prim’ordine per la categoria. Tra i pali ecco Furlan dal Bari, in difesa importanti le conferme di Fazio e del grande ex, nonché salentino doc, Legittimo, oltre agli arrivi di Aloi (la sua stagione è già compromessa dalla rottura del crociato), Silvestri e Rizzo. A centrocampo i colpi sono quelli di Marras dall’Alessandria e Taugourdeau dal Piacenza (strappato proprio al Lecce), senza dimenticare Bastoni e Palumbo. L’attacco poggia sui gol dell’ex Spal Murano, affiancato da Reginaldo (sorprendente alla Paganese un anno fa), Ferretti e dall’ultimo arrivato Evacuo, fresco di promozione con il Parma.