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foto: Corvino e Rebic

LECCE – Rebic: “Ora avete un tifoso in più, darò tutto per raggiungere la salvezza prima possibile”

Mattinata di presentazioni ufficiali in casa Lecce: è stato il turno di Ante Rebic, accompagnato dal dt Pantaleo Corvino e dal ds Stefano Trinchera.

CORVINO“Di solito, quando presento un nuovo calciatore o io o Stefano illustriamo le sue caratteristiche perché spesso non sono molto conosciuti. In questo caso è più facile con Rebic: è stato vice campione del mondo con la Croazia, campione d’Italia col Milan, lo conosciamo tutti molto bene. Quando, scherzosamente, qualche giorno fa ho raccontato qualche retroscena della trattativa, ho ricordato di avergli detto che ai tempi della Fiorentina, il trasferimento all’Eintracht fece non solo la sua fortuna calcistica, ma anche economica. Ora gli ho chiesto di venire a Lecce e di darci una mano, rinunciando a qualcosa, perché c’è da raggiungere un traguardo storico come società, quello della terza salvezza consecutiva. Anche a livello personale, quest’anno farò 300 partite in A da dirigente e 700 nel campionato italiano, sarebbe un record assoluto. Rebic ha segnato 22 gol in due campionati di Serie A, quando ho chiamato Pioli mi ha detto che lo Scudetto lo vinse grazie a lui. Abbiamo portato qui un calciatore come Rebic perché è spinto da motivazioni personali e dalla voglia di rimettersi in gioco, dimostrando di essere qulelo di una volta. Qui troverà un ambiente e una società giusta. Sono sicuro che lascerà il segno non solo per le sue qualità calcistiche, ma anche per la sua umiltà, riservatezza e caparbietà in campo, dove darà sempre il mille per mille”.

REBIC“Sono molto motivato, voglio far vedere a tutti che sono ancora il giocatore di due o tre anni fa. Negli ultimi anni ho sofferto per infortunio, ad aprile scorso ho risolto operandomi. Sono pronto a raggiungere gli obiettivi di squadra ma anche quelli personali. Parlando con il mister e il direttore, mi hanno convinto che qui fosse la scelta migliore. Non ci ho pensato più di tanto, l’importante per me è giocare con continuità e far vedere a tutti che sono pronto a dare una mano alla squadra. Ai tempi di Firenze, non conoscevo bene il direttore Corvino, ora lo conosco meglio. Insieme a mister Gotti mi hanno parlato dell’ambiente caldo che c’è qui, del fatto che il Lecce sia l’unica squadra pugliese in Serie A e che non è mai stata in Serie A per tre anni di fila. Dopo l’intervento mi sono allenato col mio preparatore, ora mi manca la partita. Mi sento bene. La maglia numero 3? Era la prima libera, volevo la 12 ma era già occupata. Sinceramente, non mi aspettavo che i miei compagni fossero così forti. Sono contento di venire qui ad aiutare la squadra. In coppia con Krstovic penso di trovarmi bene, così come con chiunque altro giochi in avanti, dipende da come mi schiererà il mister. Nello spogliatoio ho notato che c’è molta unità, non c’è nessuno che si sente più bravo degli altri e anche per me sarà così. C’è un ambiente familiare. Il mio gol a Lecce nel 2020? Ricordo che non c’erano tifosi e di aver esultato col raccattapalle dietro la porta, perché non c’era nessun altro. Ho chiesto di lui al team manager ma mi ha detto che il ragazzo ha lasciato Lecce. Com’è stato il mio esordio? Era importante prendere tre punti col Cagliari, si sentiva l’ambiente caldo, la gente qui vive per il Lecce ed è proprio ciò che stavo cercando. Ai tifosi dico che ora avranno un tifoso in più, darò tutto per aiutare la squadra a raggiungere la salvezza il prima possibile“.