
LECCE – Le pagelle: Perucchini e Costa Ferreira salvano la baracca. Doumbia spreca, pazzia Cosenza
Le pagelle di Matera-Lecce
LECCE
Perucchini 8 – Forse avrebbe meritato addirittura qualcosa in più, non fosse stato per i tanti rinvii sgangherati in fallo laterale. Il che è tutto dire, a dimostrazione della prova di immensa qualità sfoggiata al XXI Settembre. Incolpevole sul gol di Negro, per il resto le prende veramente tutto: una sola parata nel primo tempo, almeno sei interventi decisivi da campione nella ripresa. Un viatico importante per i playoff
Ciancio 6 – Sorprendentemente meglio da centrale che sulla fascia, e non sappiamo fino a che punto questo sia un complimento. Nel suo ruolo è infatti arruffone come al solito, vanificando le energie spese in corsa con un’inefficacia nociva dalla cintola in su. Spostato al centro, fa di necessità virtù, mettendo una toppa e non crollando dinanzi alle sfuriate biancazzurre
Cosenza 5 – Strambelli è un provocatore nato, di quei giocatori che scendono in campo con il solo obiettivo di dar fastidio all’avversario con l’atteggiamento più che con la tecnica, e il centralone calabrese ci casca come una pera cotta. Il fallo da killer con cui atterra il 10 ospite a inizio ripresa è da censura, e aveva quasi i connotati di una metaforica definitiva resa in questo finale di campionato. Un vero peccato, perché fino a quel punto era stato praticamente perfetto
Giosa 6 – Beccato dai tifosi locali perché potentino, risponde con gran classe sfoggiando una prova di sostanza. Bravo in chiusura e in impostazione, soffre tantissimo la velocità di Carretta, barcollando ma non mollando. Poteva fare meglio sulle palle alte, vero punto di debolezza della squadra di Padalino
Vitofrancesco 6 – Prestazione pulita, senza acuti né particolari sbavature. All’inizio ha una buona intesa con Doumbia, ma man mano con l’aumentare della pressione avversaria opta per concentrarsi più sulla fase difensiva. Importante chiusura su Sartore nel finale
Tsonev 5,5 – Parte bene così come quasi tutti i compagni, si muove tanto e va anche al tiro, scaldando i guanti di Tozzo. Le giocate sul centrodestra però latitano per via di una poca cooperazione tra il bulgaro e i compagni. In sofferenza in fase di ripiegamento quando la squadra resta in dieci, lascia il campo a Caturano
Fiordilino 5,5 – Prova opaca, che va al di sotto del semplice compitino a cui ci ha spesso abituato. L’inizio, come spesso gli accade, è di qualità, poiché riesce a fare con discreto successo quello che il mister gli chiede: fare torello con gli attaccanti avversari. Quando la gara sale di intensità e l’avversario si fa più “cattivo”, lui sparisce dal campo e abbandona i compagni di reparto al proprio destino in diversi frangenti del match
Costa Ferreira 6,5 – Un gol che vale tanto, perché evita alla squadra l’ennesima lunga (e giusta, visto come si era messo il match e il nervosismo dimostrato da alcuni elementi cardine) coda di polemiche. Il più cercato nel corso delle manovre salentine, troppo spesso è bravo ad inserirsi ma sbaglia scelta. Almeno fino al ventesimo della ripresa, quando indovina l’angolo basso con un gran bel tiro al volo
Lepore 6 – Sufficienza strappata a suon di sacrificio e dedizione, perché per il resto mette molta meno qualità rispetto al solito. Nel primo tempo ha sul destro due occasioni per colpire facilmente ma spreca, nel secondo corre tanto per aiutare i compagni in difesa ma si perde spesso il vivace Negro. Dal suo destro, pur in giornata-no, prende il via l’azione del pareggio di Costa Ferreira
Marconi 6 – Chiamato a sportellare quasi da solo con i tre centrali tutto fisico di Auteri, ha un ottimo impatto sul match. Mette infatti due volte Lepore e Doumbia in occasione di far gol, e una terza si mette in proprio e conclude al lato di sinistro. Il lavoro diventa ancora più sporco nella ripresa, dove si vede solo per la lotta con De Franco e soci
Doumbia 5,5 – Fulcro delle trame offensive del Lecce, ingaggia da subito un duello con Ingrosso che alla fine è il difensore di Presicce a vincere. Anche e soprattutto per meriti dell’ala franco-maliana, tanto brava a scappare in profondità ed efficace nel primo dribbling, ma troppo sciupona al momento di lasciare la firma. Ecco perché viene lasciato, a gran sorpresa, negli spogliatoi già nell’intervallo
Torromino 5,5 – In campo subito ad inizio seconda frazione, sbaglia meno di Doumbia solo perché si vede pochissimo. Complice l’immediata inferiorità causata da Cosenza, gioca praticamente a centrocampo. Nel finale ha l’occasione di colpire su punizione, ma calcia sulla barriera
Caturano 6 – Mette il piede in campo e dopo pochi secondi il Lecce trova il pari. Il resto è assedio-Matera, con lui costretto a guadagnarsi qualche fallo e dare una mano ai compagni
Maimone sv
All. Padalino 5,5 – Dulcis in fundo, l’espulsione. Mancava solo questa nel periodo nero dell’allenatore foggiano, che dinanzi ai suoi ex tifosi e soprattutto al suo ex presidente Columella (che non gli ha risparmiato qualche parola ingenerosa dalla tribuna al momento del rosso al tecnico) si dimostra più nervoso del solito, inducendo l’arbitro a mandarlo anzitempo negli spogliatoi. Riguardo la gara, la prepara così così e la gioca in maniera altrettanto altalenante, partendo bene, cadendo sotto i colpi biancazzurri (per l’ennesima volta in occasione di una palla inattiva), reagendo e infine resistendo all’assedio lucano solo grazie al suo portiere. Era un anticipo di playoff, e per arrivarci al meglio serve fare qualcosa in più
MATERA
Tozzo 6, Ingrosso 6, De Franco 6,5, Mattera 7, Di Lorenzo 6, Armellino 6, De Rose 6,5, Armeno 6, Strambelli 4,5, Carretta 6,5, Negro 6,5, Salandria 6, Sartore sv, Infantino sv. All. Auteri 6.