
LECCE – Vugrinec, addio al calcio a 40 anni. L’ex giallorosso lascia da re del gol del campionato croato
A Lecce ha lasciato il cuore, in patria ha scritto la storia, prima di appendere le scarpe al chiodo lo scorso venerdì. Davor Vugrinec, ex attaccante croato classe 1975, in occasione del match valido per la trentacinquesima (e penultima) giornata della Prva NHL (la Serie A croata) tra il suo Slaven Belupo e lo Zadar, che la sua squadra ha vinto per 2-0, ha dato l’addio al calcio alla veneranda età di 40 anni.
Un addio poco fortunato sul piano personale, visto che Vugrinec è stato costretto a lasciare il campo, tra gli applausi scroscianti del pubblico amico ed avversario (nonostante una pioggia battente), al minuto 26 a causa di un problema fisico, decisamente comprensibile viste le primavere che l’ex giallorosso si porta sul groppone. Un finale reso comunque più lieto dalla vittoria che ha regalato la salvezza allo Slaven Belupo e che non compromette di certo una carriera straordinaria, fatta di successi (2 campionati, 3 coppe ed una supercoppa in patria) e di record. Con ben 146 reti sommate nelle 16 stagioni disputate con le maglie di Varteks, Rijeka, Dinamo Zagabria, Nk Zagabria e Slaven, Davor Vugrinec è infatti il miglior realizzatore nella storia della massima serie croata, mentre con la maglia della nazionale a scacchi biancorossi vanta il discreto bottino di sette centri in ventotto presenze.
Non meno da ricordare sono le due stagioni e mezzo disputate dall’ormai ex calciatore con la maglia del Lecce. Giunto alla corte di Cavasin nell’estate del 2000 dopo le ottime stagioni con la casacca turca del Trabzonspor, Vugrinec è stato protagonista con 11 reti all’attivo di una salvezza sudata ma meritatamente ottenuta all’ultima giornata. Gli otto centri realizzati l’anno dopo non sono serviti però ai giallorossi per ottenere una storica terza salvezza consecutiva, mentre nella sua terza stagione in Salento è partito benino, nonostante qualche acciacco fisico, nella Serie B 2002/2003 (2 gol in 8 gare), salvo essere ceduto a gennaio in massima serie all’Atalanta. Le successive annate a Bergamo e Catania, con appena 2 realizzazioni in 48 presenze, non sono certo state all’altezza di quelle con la maglia del Lecce, e l’attaccante croato optò per un rientro in patria che ha coinciso con la conquista dei primi trofei. E, soprattutto, con un record destinato a restare imbattuto a lungo.