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foto: archivio
ph: Coribello/SS

LECCE – Un Dall’Ara da horror: si salvano in due o tre dal pesante pomeriggio bolognese. Le pagelle

LE PAGELLE DI BOLOGNA-LECCE

Falcone 6,5: Al Dall’Ara non è chiamato ai miracoli, come spesso è successo sinora. Incerto in un’uscita nel primo tempo ma attento e reattivo per la restante parte di gara. Sul rigore è spiazzato. Sul secondo gol, preso sul suo palo, non ha, comunque, grosse colpe.

Gendrey 4,5: Ci mette una vita e mezza a spazzare via un pallone vagante in area e viene punito per eccesso di lentezza/ingenuità da Aebischer che – furbacchione – ci mette la gamba e si porta a casa il rigore, poi trasformato da Arnautovic. Un rigore fotocopia rispetto a quello preso a Roma. L’errore se lo porta sul groppone per tutta la partita a livello psicologico. Orsolini lo fa ammattire nel finale. Giornata no, ma non è l’unico.

Pongracic 6,5: Bagliori di luce nell’oscuro pomeriggio bolognese. Non va quasi mai in sofferenza, uscendo spesso con eleganza palla al piede. Nella ripresa prova anche a sganciarsi in avanti. Funge da regista difensivo, visto che Hjulmand, oggi, non si vede. Uno dei pochi punti fermi di questa squadra.

Baschirotto 6: Solita gara generosa da gladiatore. Viene preferito a Umtiti, disinnesca gran parte dei palloni che giungono dalle sue parti e, quando non ci arriva col fisico, rimedia col mestiere. Suo uno dei pochi tiri verso la porta di Skorupski, ma manca lo specchio per un soffio.

Pezzella 5,5: Cento minuti sotto i suoi standard visti altrove. E non è una novità. Nel primo tempo raccoglie le briciole sulla sua fascia, costantemente in affanno e saltato dai dirimpettai. Raramente in appoggio, spesso in ritardo, specie nella ripresa, quando accusa il solito calo fisico. Elemento da recuperare, in primis a livello di condizione.

Askildsen 5: Uno dei grandi assenti del pomeriggio del Dall’Ara. Nel primo tempo, il Lecce non la prende mai e, di conseguenza, nemmeno lui. Baroni lo premia come titolare per la quinta volta consecutiva, ma lo svedese non lo ricambia con la continuità di prestazioni.

(46′ Di Francesco) 5,5: Suo il primo tiro in porta del Lecce, al 48′, quindi dopo due mezze partite (il secondo tempo contro la Fiorentina, il primo tempo contro il Bologna). Ci va con lo ‘scavino’, quando, invece, c’era da spaccare la porta. Il suo ingresso sembra dare vivacità al Lecce, ma è uno fuoco di paglia.

Hjulmand 4,5: Forse la peggior partita del capitano da quando è a Lecce. Sparisce per tutto il primo tempo, non riuscendo a far salire la squadra e a dettare i tempi della costruzione del gioco. Si perde Ferguson sul calcio d’angolo al 35′ e il Lecce va sotto di due. In generale, non trova mai la soluzione comoda perché i suoi compagni sono coperti o distanti. Da lui, comunque, non si può pretendere sempre la luna e, sin qui, ci ha abituato sin troppo bene.

(73′ Blin) 5,5: Un filo meglio di Hjulmand, ma poca roba. Quando entra in campo, il Lecce ha già smaltito quel brio mostrato nei primi 20 minuti di ripresa. Di certo non è l’elemento in grado di garantire un salto di qualità alla squadra ma rimane utilissimo per spezzare alcune pericolose ripartenze bolognesi, seppur in netto affanno.

Gonzalez 5,5: Il più generoso nel primo tempo, ma non basta. Gioca spesso vicino a Ceesay, ma è un lavoro alquanto sterile, giacché lo fa solo per pressare il portatore di palla sui 20 metri avversari. Costantemente preso in superiorità numerica in mezzo al campo, stenta ad accendersi e a dialogare con le punte. Nella ripresa ci va di testa, ma non inquadra la porta, poi Medel rischia di azzopparlo, per fortuna, senza conseguenze.

Strefezza 5: Gli si legge la frustrazione sugli occhi per tutti e 72 minuti in cui rimane in campo. Ha voglia di mangiarsi l’erba, di inventare sulla tre quarti avversaria, di andare al tiro, ma non gli è concesso nulla. Di certo, non per colpa sua, perché il ruolo di esterno nel 4-3-3 di Baroni gli porta via quintali di energie. Quasi impossibile dialogare con la punta, da cui gioca troppo lontano. Quando si accentra vede uno spicchio di porta in più, ma il tiro, oggi, è una chimera.

(73′ Rodriguez) 5,5: Spiccioli di partita per lo spagnolo, messo in campo su una situazione di punteggio già precaria. Fa quello che può, dialogando con i compagni, ma sembra ormai lontano, mentalmente, da questa squadra.

Ceesay 5: Soffre di solitudine per tutto il primo tempo. Il tiro in porta è un miraggio non solo per lui, ma per tutta la squadra, giacché il Lecce non costruisce mezza azione offensiva. Sul gol di Ferguson, essendo sul primo palo, poteva fare di più, vista la sua stazza. Il cambio di modulo nella ripresa, e la vicinanza, di Oudin, gli ha, in parte, giovato, almeno per avere la certezza di non trovarsi da solo in una marea di avversari.

(83′ Colombo) sv

Banda 5: Pomeriggio di vacanza al Dall’Ara. Non sgasa quasi mai, complice anche l’atteggiamento troppo rinunciatario di tutta la squadra. Sbaglia un paio di ultime scelte e va al riposo anzitempo.

(46′ Oudin) 6: Dà un volto nuovo all’inguardabile squadra andata in campo nel primo tempo. Dialoga con Ceesay, va al tiro per ben tre volte, sebbene sempre troppo debolmente e centralmente. Ma gli va dato il merito di essere stato l’unico ad aver osato calciare il pallone verso Skorupski.

All. Baroni 5: Assiste, impassibile, ad un primo tempo inguardabile dei suoi ragazzi. Errori tecnici a parte, la squadra non dà l’idea di avere un progetto di gioco, costantemente sovrastata, anticipata, scavalcata dagli avversari. Il 4-3-3 fa acqua da tutte le parti: la difesa soffre; Hjulmand non vede palla; le due mezzali non si fanno vedere e devono rincorrere i più numerosi avversari; gli esterni non vedono mai la luce; Ceesay, là davanti, è solo come un fiore nel deserto. Sembra non riuscire a dare la scossa ai suoi che vagano in campo come anime in pena. Meglio col 4-2-3-1 nella ripresa, quando, però, la squadra era già sotto di due gol. Anche a Bologna, il Lecce regala un intero tempo agli avversari, dando l’idea di poter – quantomeno – combattere, solamente nei primi venti minuti della ripresa. Una gara da dimenticare, in fretta. Sperando che non comporti ulteriori strascichi.

BOLOGNA: Skorupski 6 – Posch 6,5, Bonifazi 6 (73′ Sosa 6), Lucumi 6 (66′ Soumaoro 6), Cambiaso 6 – Ferguson 7 (86′ Soriano sv), Medel 6 – Aebischer 6 Dominguez 6,5, Barrow 6 (65′ Orsolini 6,5) – Arnautovic 7. All. Motta 6,5.