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LECCE – Pagelle, si salva solo Lepore. Curiale è un disastro, la difesa sbanda e la mediana affonda

Le pagelle di Benevento-Lecce

LECCE

Bleve 5 – Per la prima volta da quando è stato chiamato a difendere la porta del Lecce, tradisce le aspettative. Di certo la sconfitta non è colpa sua e di certo è tra quelli scesi in campo con il piglio migliore tra i suoi, ma con un po’ di convinzione e qualità in più avrebbe potuto rendere il passivo meno pesante, considerato che il Benevento non ha certo assediato la sua porta nell’arco dei novanta minuti, incolpevole sul primo gol, sul secondo avrebbe potuto coprire meglio lo specchio a Cissè, mentre sul terzo è stato goffo nella respinta abbozzata

Camisa 4,5 – Titolare proprio in occasione dell’ultimo ko subito dall’undici leccese, il centrale made in Salento conferma il proprio trend negativo. Stavolta l’approccio sembra essere migliore, ma è solo un’illusione perché con la stessa leggerezza che aveva mandato in gol De Rose con il Matera, spalanca le porte del contropiede a Cissè, che certo non lo perdona. Stavolta Braglia fa quello che avrebbe dovuto fare quattro gare fa, ovvero lo lascia negli spogliatoi. Che delusione

Abruzzese 5 – Chiamato a tenere a galla le sorti di una retroguardia, portiere compreso, che manca di 3/4 della sua composizione titolare originaria, il centrale pugliese non riesce nell’impresa. Anzi, è proprio lui ad inciampare per primo, non riuscendo a contrastare il non altissimo Mazzeo sul gol che spacca il match. Da lì in poi non sbaglia più, ma la frittata ormai è fatta

Alcibiade 5 – Altro elemento a seguire la parabola discendente palesata nelle ultime uscite. Si rende protagonista di una prova confusa, con poca qualità e poca caparbietà nell’opporsi alle abilità degli avversari, che non toccano troppi palloni in avanti, ma quando lo fanno colpiscono quasi sempre. Cambia diversi ruoli, ma non riesce mai ad incidere

Lepore 6 – Unico sufficiente perché, nel suo piccolo, è riuscito a colpire la quasi perfetta difesa sannita. Nel suo piccolo perché la cosa migliore la fa dopo nemmeno centoventi secondi di gioco, calciando perfettamente in porta un destro volante a incrociare che si spegne sul palo, fungendo da sliding door della partita e della regular season delle due compagini in campo. Il resto della sua gara non è certo entusiasmante, ma almeno sembra tenerci più degli svogliati compagni

Papini 5 – Capitano che affonda con la sua nave. Il mediano romano, poco battagliero e voglioso come quasi mai lo si era visto da quando difende i colori giallorossi, è attanagliato nelle grinfie della coppia di mediani De Falco-Del Pinto, in giornata di grazie tanto da rendergli impossibile il pomeriggio. Di certo poteva fare qualcosina in più e spingere con maggiore carica agonistica una squadra che è mancata soprattutto sotto questo punto di vista

De Feudis 5 – Qualche buon lancio e nulla più. Un numero striminzito di contrasti vinti e di passaggi completati lo inseriscono di diritto nella lista dei peggiori in campo assieme ad un reparto, il centrocampo del Lecce, partito bene e via via svanito nel nulla. Uno come lui avrebbe dovuto fare la differenza proprio in gare sentite ed importanti come quella di oggi, ma evidentemente la maglia giallorossa pesa di più di quella di altre da lui indossate in categorie superiori

Legittimo 5 – Peggior prova dell’anno per l’esterno salentino, autore di un numero di imprecisioni a cui non si arriva nemmeno sommando quelle compiute in tutto il resto del campionato. Nullo in fase offensiva, non riesce ad arginare il certo non irresistibile Melara, che suona il la per il vantaggio sannita. Una delle tante delusioni di giornata per Braglia

Caturano 4 – Chi l’ha visto? Quarantacinque minuti di latitanza, poi un tentativo da fuori giusto per dire “c’ero anch’io” nella giornata più importante della storia del Benevento, ed infine la sostituzione con cui Braglia lo boccia categoricamente. Una latitanza inaccettabile in una gara di tale importanza per entrambe le squadre

Curiale 3 – A differenza di Caturano si fa vedere, ma forse sarebbe stato meglio se avesse seguito le orme del collega di reparto. Sì, perché il Curiale del “Vigorito” è l’esatto opposto di quello visto nel match d’andata, quando trasformò in oro ogni pallone toccato. Stavolta fallisce tre occasioni clamorose che avrebbero dato un’altra piega alla gara, duetta zero con Caturano, è pasticcione su ogni palla su cui si avventa e, quando dalla panchina si accorgono la gara disastrosa di cui è protagonista, viene richiamato

Surraco 4,5 – A differenza di altri, ci mette tanto impegno, mentre qualità e concretezza le lascia a casa a riposare. Il pallone gli brucia tra i piedi e lui sbaglia stop, tiri e passaggi anche semplici, dimostrandosi utili solo per la caterva di punizioni guadagnate. La rabona svirgolata nel finale è la fotografia dell’atteggiamento di una squadra che sembra non rendersi conto di ciò che sta rischiando di buttare nella spazzatura, perché troppo intenta nello specchiarsi su quanto di buon fatto in passato. Che sia l’ora di fargli fare qualche panchina per svegliarlo?

Beduschi 5,5 – All’improvviso Braglia si ricorda della sua esistenza. Lui non riesce a ripagare pienamente il mister dell’epifania avuta, e non contrasta adeguatamente Mazzeo in occasione del tris. Per il resto è ordinaria amministrazione

Moscardelli 5 – Entra per Caturano, e non è che faccia poi tanto di meglio. Gli unici meriti stanno nell’aver tentato qualche conclusione, anche se non ha ancora capito i tempi per scaricare il pallone e far ripartire l’azione dopo aver protetto bene la palla ed essere riuscito nel primo dribbling

Liviero sv

All. Isetto (Braglia squalificato) 4 – Tra i peggiori in campo c’è sicuramente mister Braglia che, probabilmente anche disturbato dalla lontananza dalla panchina causa-squalifica, non riesce a trasmettere ai suoi le giuste direttive. Non si può certo infatti immaginare che la gara preparata sia stata questa, né che tra le due squadre ci sia effettivamente tutto questo divario tecnico-tattico. La vera differenza l’ha fatta invece l’atteggiamento, tradottosi in un’inconcepibile arrendevolezza e fumosità da parte degli ospiti. Speriamo che la sconfitta subita serva da sonora sveglia, sia per i giocatori che per il tecnico

BENEVENTO

Gori 7,5 Padella 6,5 Lucioni 8 Mattera 7 Melara 7 De Falco 7,5 Del Pinto 7,5 Pezzi 6,5 Ciciretti 7 Cissè 7 Mazzeo 9 Campagnacci sv Marotta 6 Angiulli 6 All. Auteri 7,5