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LECCE – L’ex De Canio ci crede: “Serie B diretta, perché no?”

Con il pallone fermo per la sosta natalizia, Gigi De Canio ne approfitta per fare il punto della situazione, dalle colonne del Nuovo Quotidiano di Puglia, in casa Lecce. La sua esperienza sulla panchina salentina rimane, per lui, un ricordo indelebile, fatto di gioie ma anche di qualche amarezza.

Dalla sua Matera, il tecnico del Catania chiarisce qualche aspetto ‘grigio’ risalente ai tempi in cui guidava Vives e compagni dalla panchina: “Me ne andai da Lecce – afferma – solo perché era cambiata la filosofia di un percorso che avevamo iniziato e che doveva continuare. Me ne andai rinunciando alla Serie A e a due anni di contratto, ma non è vero, come s’insinuava, che andavo via perché avevo un’altra squadra, dato che, dopo, rimasi fermo per otto mesi. Per me i principi sono irrinunciabili”. E poi affiorano i ricordi: “Furono anni stupendi – continua De Canioindimenticabili. Due risultati miracolosi, la promozione in A, la prima conquistata dal Lecce in via diretta, dopo una lunga cavalcata vincente. E poi la Serie A con investimenti ridotti, molto contenuti, giovani che la massima serie non l’avevano mai vista, ragazzi che venivano dalla Primavera o dalla Serie C, di grande prospettiva. Qualcuno è diventato, poi, un punto di riferimento in A come Vives nel Torino o Bertolacci nel Genoa. Mesbah prese il volo e fa, tuttora, benissimo nel Parma. Ricordi stupendi dell’ambiente, della città. Mi porto tutto nel cuore, gelosamente”.

Ora il Lecce sgomita in Prima Divisione. Per De Canio “quest’anno c’è una situazione inversa rispetto al passato. Si è partiti male, forse perché già convinti di aver vinto il campionato. Ma adesso sembra che si sia fatto tesoro delle esperienze negative e il Lecce si presenta nelle condizioni ottimali per puntare anche alla promozione diretta, nonostante l’handicap iniziale. Sono determinanti il ruolo della società e la maturità ambientale. E poi aggiunge: “C’è più umiltà, c’è atteggiamento più concreto, più pratico. Quanto serve per esaltare le qualità tecniche davvero notevoli della squadra, davvero un bel mix tra giovani e senatori. Le mie favorite alla vittoria finale? Il Perugia è più forte di tutti, ma vedo bene L’Aquila, il Frosinone, lo stesso Pisa e il Benevento che sta rinvenendo”.