LECCE – Le pagelle: Pacilli inventa, Caturano e Di Piazza rapaci. Marino, che errore!
Le pagelle di Juve Stabia-Lecce
LECCE
Perucchini 6 – I gol incassati dall’estremo bergamasco iniziano a diventare tanti nonostante i successi della sua squadra. Anche stavolta, però, lui è incolpevole sulle marcature subite, anche se su Crialese resta l’impressione che avrebbe potuto fare qualcosa in più, vista la distanza. Imperfetto in un paio di uscite, nel finale blinda la porta pur senza dover fare interventi particolare
Lepore sv – Fuori troppo presto causa infortunio
Cosenza 6,5 – La sua gara più sofferta dell’anno, seconda solo alla debacle catanese. Stavolta va decisamente meglio, sia perché è un altro Lecce, barcollante ma più compatto, sia perché riesce a prendere meglio le misure agli attaccanti avversari. Paponi gli sfugge in un paio di occasioni, una delle quali pone il 10 gialloblù sul taccuino dei marcatori, ma per il resto è annullato. Nel finale salva il risultato con una spettacolare rovesciata
Marino 5 – Preferito a Drudi dopo i pasticci commessi dal compagno martedì, fa di tutto per farlo rimpiangere. O meglio, commette due errori che mandano in porta gli avversari, e mentre nella prima palla persa è graziato da Strefezza, la seconda è clamorosa e porta al bis di Paponi che riapre il match e manda in crisi i suoi. Peccato, perché topiche a parte aveva fatto bene, dominando le palle alte
Di Matteo 6 – Marinaio nella barca in piena tempesta che era la difesa leccese vista quest’oggi. Il 3 giallorosso corre e duella a spada tratta con Lisi, uscendone decisamente ammaccato dalla verve dell’avversario. Tutto sommato riesce a contenerlo, seppur tra mille difficoltà, il che lo porta a sacrificare una fase offensiva in cui si vede proiettato una sola volta
Armellino 6 – Guerriero nella mediana giallorossa, non sprofonda nonostante il semi-pantano del Pinto di Caserta sia tutt’altro che adatto alle sue caratteristiche. Anche stavolta latita in zona-gol, ma annulla il temibile Mastalli, duetta bene con Pacilli e Caturano e si sacrifica molto in aiuto alla barcollante difesa. Chiude alternandosi con Mancosu nel ruolo di terzino per difendere la vittoria. L’unico errore l’aver sottovalutato l’avanzata di Crialese in occasione del col del laterale sinistro avversario
Arrigoni 6 – Per uno dalle non eccelse qualità come lui, fare palleggio su un campo del genere è praticamente un’impresa. Ciononostante lui ci prova e manovra il possibile, risultando ancora una volta utile soprattutto in fase di distruzione del gioco altrui. Sulla costruzione invece si può fare molto meglio
Mancosu 6,5 – Migliora decisamente in continuità ed intensità rispetto alle ultime uscite, dimostrando una condizione fisica in crescendo. Si barcamena come può su di un terreno inadatto a un certo tipo di calcio, ma se la cava nonostante quest’oggi ci sia da lasciar perdere il fioretto e andare di sciabola. Bene in alcune folate offensive anche se non trova la porta, esemplare nella dedizione quando Liverani lo abbassa a terzino per aiutare la retroguardia. Missione compiuta
Pacilli 7,5 – All’esordio dal primo minuto con Liverani, ci mette un po’ per interpretare il ruolo da trequartista centrale. Superato l’imbarazzo iniziale, sale in cattedra, insegna calcio e, di fatto, decide il match. Tutte e tre le reti, infatti, nascono dal suo mancino fatato: prima disegna il cross perfetto per la testa di Di Piazza, poi ruba una palla a Morero alla Gattuso e lancia Di Piazza che serve a Caturano la palla del raddoppio, e infine si mette in proprio per offrire allo stesso Caturano la possibilità, concretizzata, di siglare la seconda doppietta di fila. Chapeau
Di Piazza 7,5 – E chi lo ferma più. E’ questo che viene da pensare quando lo si guarda giocare e far tremare la difesa avversaria ad ogni palla toccata. Implacabile nel realizzare il gol del vantaggio, strepitoso nel fuggire sulla linea del fuorigioco e firmare l’assist per l’1-2 di Caturano. Anche stavolta esce stremato. Condizione precaria? No, semplicemente stanchezza fisiologico post 70 minuti di corsa irrefrenabile
Caturano 8 – Sasà-gol ha ingranato la quinta. Alla seconda doppietta di fila, alla quinta marcatura in campionato, Caturano è un vero e proprio incubo per gli stabiesi. Dopo essersi visto soffiare da Di Piazza la palla del vantaggio, perdona il compagno insaccando l’assist al bacio che lui stesso gli serve, prima di raddoppiare due minuti dopo con un colpo al volo da punta di qualità. Poi tanto, tantissimo lavoro per la squadra, soprattutto in inferiorità numerica, e la chicca di un salvataggio sulla linea che rende più lieve il finale di gara dei suoi
Drudi 6,5 – Meglio da terzino che da centrale, verrebbe da pensare a vedere la prova di questo pomeriggio. Il romagnolo si disimpegna bene, non solo in marcatura ma anche in palleggio, e commette una sbavatura solo quando non esce su Crialese a inizio ripresa, anche se il gol del mancino avversario e più merito altrui. Paga la tanta corsa con un problema muscolare che lo costringe a dare anticipatamente forfait
Tsonev 6 – Anche con la Juve Stabia era lecito attendersi molto di più dal suo ingresso in campo, anche se il calo della squadra non è certo demerito solo suo. Dà comunque il suo contributo con un’attenta fase difensiva in aiuto a Di Matteo
Torromino 6 – Sfiora il gol nel finale con una gran conclusione di destro che costringe Branduani al miracolo
All. Liverani 6,5 – Bravo e fortunato, il tecnico laziale sta raccogliendo i frutti del gran lavoro fatto sull’identità e sull’autostima dei suoi. Quando il Lecce accelera è devastante e non lascia scampo, e questo non solo per bravura dei singoli. Dietro invece c’è tantissimo da lavorare, anche se quasi tutte le azioni subite sono frutto di disattenzioni episodiche e non di mancata compattezza di squadra. Il calo della ripresa stavolta è meno vistoso, e senza la topica di Marino la vittoria sarebbe stata più meritata e meno sofferta
JUVE STABIA
Branduani 5,5 Dentice 5 Morero 4,5 Allievi 5 Crialese 6,5 Lisi 6 Matute 5,5 Viola 6 Mastalli 6 Strefezza 6 Paponi 6 Simeri 6,5 Capece 6 Canotto sv All. Caserta 6