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LECCE – È questo l’undici migliore di tutti i tempi?

A volte, fa anche bene tuffarsi nei ricordi e riavvolgere il nastro della memoria. Ad esempio, qual è l’undici più forte di tutti i tempi che ha vestito la maglia del Lecce? Lo stadio Via del Mare, in effetti, ha ospitato un gran numero di campioni e proviamo a capire quale possa essere la formazione più forte di tutti i tempi.

I tifosi del Lecce ovviamente sperano di rivivere certi fasti, ma sarà difficile tornare su quei livelli. Per chi volesse comunque provare a puntare sulla promozione nella massima serie, ci sono diversi portali sul web che permettono di scommettere in modo estremamente facile e rapido. Uno dei migliori consigli  è quello di puntare solo su casinò sicuri e affidabili: meglio dare un’occhiata su casino online aams per avere un’idea più chiara sull’elenco delle piattaforme in grado di tutelare maggiormente gli utenti.

In porta e in difesa

Che modulo scegliere? Il 4-2-3-1, semplicemente perché permette di sfruttare un po’ tutti i giocatori più forti che hanno vestito questa maglia. Certo, ovviamente c’è sempre il rischio di dimenticarsi qualcuno, anche perché, in fondo, solo undici scendono in campo.

Tra i pali impossibile non ricordare Giuliano Terraneo, che vestì la maglia del Lecce tra il 1987 e il 1990, chiudendo la sua carriera in giallorosso quando sulla panchina sedeva Carletto Mazzone. A destra il posto è occupato da Max Tonetto, quattro anni al Lecce dal 2000 al 2004, che con Zeman in panchina riuscì a esplodere e a imporsi come uno dei migliori terzini destri del campionato.

Le scelte sono molto complicate in mezzo alla retroguardia, ma è impossibile non pensare a Lorenzo Stovini, che con il Lecce giocò dal 2001 fino al 2006 e Marco Baroni, classe 1963, che in Puglia rimase solamente due stagioni, per poi vestire la maglia del Napoli, dove riuscì anche a togliersi una grandissima soddisfazione vincendo lo scudetto da protagonista. Sull’altra fascia, a sinistra, inseriamo Alberto Di Chiara, anche se a Lecce giocò da attaccante. Eppure, una volta passato al Parma, Nevio Scala lo spostò in fascia in difesa e lui riuscì ad esaltarsi fino ad arrivare in Nazionale.

A centrocampo e in attacco

In mezzo al campo solamente due giocatori: Beto Barbas, che si dimostrò anche avvezzo ad andare a segno, con ben 27 reti siglate in giallorosso, e Cristian Ledesma, che con il Lecce giocò per diverse stagioni, diventando uno dei punti fermi del centrocampo dal 2001 fino al 2006. Dietro l’unica punta centrale, ruolo che abbiamo assegnato all’idolo di sempre, Ernesto Chevanton, ci mettiamo tre giocatori niente male.

Si tratta di Juan Cuadrado, Mirko Vucinic e Davor Vugrinec (con Valerij Bojinov primo rincalzo) Il primo è finito alla ribalta del calcio mondiale, imponendosi sia con la nazionale colombiana che con la Juventus, mentre il secondo si è ritirato, ma ha vissuto tanti anni d’oro con Juve e Roma, oltre che ovviamente con il Lecce. Infine, il croato Vugrinec, classe 1975, che aveva delle doti da assist-man veramente notevoli, in grado di mandare in porta qualsiasi compagno, ma comunque abile a siglare 21 reti in due stagioni in giallorosso dal 2000 al 2002.