foto: J. Gonzalez, MVP della garaph: Coribello/SS
LECCE – Gonzalez e Banda spaccano la partita. Helgason e Di Francesco, ancora un no: le pagelle del pari col Monza
LE PAGELLE DI LECCE-MONZA
Falcone 6: Pomeriggio di autentico relax. Gli mancavano solamente la sdraio, il mojito e la crema abbronzante. Può nulla sullo straordinario calcio di punizione di Sensi. Per il resto, ordinaria amministrazione.
Gendrey 6,5: Pomeriggio dai due volti. Nel primo appare impacciato e bloccato, trova poco spazio per affondare, anche perché i suoi compagni di catena non appaiono brillanti. Pasticcia un po’ sull’azione che porta alla punizione che Sensi trasformerà, ma non interamente per sue colpe, giacché il retropassaggio orizzontale di Pezzella ai 20 metri avversari mette in difficoltà un po’ tutti. Nella ripresa, scioglie la gamba e accompagna l’azione, alzando il livello del suo gioco.
Pongracic 7: Dopo due gare, ritorna titolare e dimostra di essere un potenziale acquisto azzeccato. Preciso, puntuale, grintoso, ordinato nelle chiusure e nei rilanci.
Baschirotto 7: Partecipa alla limpida palla gol giallorossa nel primo tempo, quando stacca di testa e sfiora il paletto lontano. Un gol che avrebbe strameritato per la grinta e la concentrazione che mette in campo per quasi cento minuti.
Pezzella 5,5: È ancora dietro di condizione e si vede. Fin quando sta in campo va a corrente alternata, con qualche discesa sulla sua fascia e qualche pallone che avrebbe potuto lavorare meglio. Un passaggio orizzontale un po’ così, porta alla punizione poi trasformata da Sensi. Finisce il fiato e Baroni lo manda a riposare. Prima, però, dà il via all’azione del gol di Gonzalez.
(62′ Gallo) 6: Più dinamico di Pezzella, mette dentro almeno tre cross e appoggia quasi costantemente l’azione offensiva sulla sua fascia. In difesa ha poco da fare se non l’ordinaria amministrazione.
Helgason 4,5: Baroni lo premia ancora una volta con una maglia da titolare, un bel po’ a sorpresa. L’islandese, a parte battere l’angolo per lo stacco di Baschirotto (primo pallone toccato al 14′), combina poco. Lento, poco grintoso e svagato. Perché titolare?
(46′ Gonzalez) 7,5: Il suo ingresso in campo spacca la partita. Ci mette pochi secondi per mettere in atto ciò che gli chiede Baroni: sostanza a centrocampo e inserimenti in area avversaria. Dopo due minuti, con freddezza, appoggia in porta un pallone non facilissimo e fa esplodere il Via del Mare. Alza il livello di qualità del centrocampo, sacrificandosi in fase di tamponamento e aggiungendo una buona visione di gioco, dinamicità e voglia di combattere. In zona Cesarini, sfiora il raddoppio che avrebbe anche meritato. Questo è lo spirito giusto. Qualcuno dei suoi compagni dovrebbe prendere esempio da lui.
Hjulmand 6: Un passettino indietro rispetto alle scorse prestazioni. Gara soprattutto di contenimento e ci riesce benissimo. Un po’ meno centrato in fase d’impostazione, dove sbaglia qualche pallone facile di troppo.
Bistrovic 5,5: Gara sulla falsariga delle precedenti. Si vede solo sui calci piazzati, ma è troppo poco. Non sempre aiuta il centrocampo, denotando ancora una condizione non brillante. L’unico che non salta in barriera sul tiro di Sensi. Spreca qualche pallone di troppo sulla trequarti offensiva. Da rivedere.
(82′ Askildsen) 6: Batte – bene – tre o quattro corner nei minuti finali. Su uno di questi, Gonzalez sfiora il colpaccio.
Di Francesco 5: Corre a vuoto, incide poco, non è ancora al top di condizione e si vede. Non salta mai l’uomo sulla destra e appare in affanno anche in fase di copertura. Entra nell’azione del gol leccese, anche se arriva in ritardo sul cross di Ceesay smanacciato da Di Gregorio.
(76′ Rodriguez) 6: Ci mette ili solito carico di grinta e di voglia di incidere, portando a casa un angolo e un paio di buoni scambi, oltre a un giallo procurato. Ma gioca troppo lontano dalla porta e non è facile incidere.
Ceesay 6: Sembra più un centravanti di manovra, ma non è quello che principalmente serve alla squadra. Mette in mezzo il pallone, mancato da Di Francesco ma spedito in rete da Gonzalez. Poi, come spesso accade, allo scoccare dell’ora finisce la benzina.
(62′ Colombo) 6: Entra in campo sottotono, sciupando quei pochi palloni giocabili che gli capitano a tiro. Nel finale, però, su quello buono, sfiora il gol del vantaggio che sarebbe stato strameritato. Gli si oppone un superbo Di Gregorio. Dà la sensazione di essere leggermente più concreto di Banda, quando si trova vicino alla porta. Il problema, però, sono i rifornimenti.
Banda 7: Al netto di una dose di egoismo su cui Baroni deve lavorare, e in fretta, fa a fette la difesa del Monza, scappando via quasi sempre ai rispettivi avversari diretti. Nel primo tempo, inventa una buona palla per Ceesay che non è abbastanza cattivo sotto porta. Fa ammonire gli avversari (ma, anche stavolta, prende un giallo in prima persona). Quando parte in velocità sembra immarcabile. Entra nell’azione del gol distribuendo il passaggio in profondità per Ceesay. Quando finisce la benzina, cala, inevitabilmente, anche il suo rendimento. Ma, ad oggi, è un elemento imprescindibile per questa squadra.
All. Baroni 6: Premessa: il Lecce non vince principalmente per due netti errori arbitrali. Manda ancora Helgason tra gli undici titolari, ma l’islandese non fa nulla per ricambiare l’ulteriore chance concessagli. La squadra corre e manovra, ma si perde sul più bello, ossia sotto porta. Al primo tiro in porta degli avversari, il Lecce è sotto, con una bella dose di sfortuna di contorno. Nella ripresa, Gonzalez detta il cambio di marcia alla squadra che poi costruisce le palle gol più nitide in zona recupero, al netto dei rigori non dati. Sono due punti persi, chiaramente. La squadra, però, convince di più nella ripresa. Ceesay è troppo manovriero lontano dalla porta. Non tira mai. Colombo tira una volta sola e sfiora il 2-1. In generale, passetto in avanti rispetto alle ultime prove, ma qualcosa ancora non convince nell’assetto generale.
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MONZA: Di Gregorio 7,5 – Marlon 6, Pablo Mari 6, Izzo 6 – Birindelli 5,5 (46′ Molina 5,5), Pessina 5 (59′ Valoti 6), Rovella 5,5 (58′ Colpani 6), Sensi 6 (88′ Machin sv), Carlos Augusto 5,5 – Dany Mota 5, Caprari 5 (59′ Ciurria 5). All. Stroppa 5,5.