Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

foto: Giampaolo ai tempi del Milan

LECCE – Il curriculum di Giampaolo: qualche annata positiva e tanti esoneri

Nato a Bellinzona, canton Ticino svizzero, nel 1967 da famiglia abruzzese, Marco Giampaolo esordisce da calciatore del Giulianova, disputando circa 210 partite tra Serie C1 e C2, cui si aggiunge il campionato di Serie B disputato nel 1995/96 con la casacca della Fidelis Andria.

La carriera nel mondo del calcio senza indossare i tacchetti chiodati prende il via a cavallo del secolo col compito di osservatore al Pescara, poi con quello di vice allenatore di Delio Rossi, sempre col Delfino nel 2000-01, poi con Adriano Buffoni prima al Giulianova, poi al Treviso, quindi come secondo di Massimo Silva all’Ascoli. Nel luglio 2006 la sua prima panchina da allenatore al Cagliari ma fu esonerato dopo la sconfitta per 3-1 a Udine con la squadra, comunque, ben al di fuori dalla zona rossa della classifica, avendo 16 punti e un margine di cinque dalla terzultima. Per otto partite fu sostituito da Franco Colomba, poi richiamato in panchina da fine febbraio fino a fine stagione, chiusa con la salvezza conquistata con 40 punti (+1 dalla terzultima). Riconfermato nella stagione successiva, venne poi esonerato a novembre 2007 per la seconda volta in carriera.

La successiva panchina occupata da Giampaolo fu quella del Siena nella stagione 2008/09, sempre in A, chiusa con una salvezza abbastanza tranquilla con 44 punti e con un margine di +10 sulla terzultima. Schema prediletto: 4-3-1-2. La buona annata gli valse la riconferma per la successiva stagione, ma, alla nona giornata, la sconfitta rimediata in casa del Milan gli fu fatale e venne esonerato dopo aver racimolato, comunque, nove punti, con un margine di +3 dalla zona rossa. Al suo posto, Marco Baroni che allenava la Primavera bianconera. Nel 2010/11 fu il Catania a puntare sul tecnico abruzzese ma, anche sulla panchina rossoblù, Giampaolo non portò a termine la stagione, sollevato dall’incarico (quarto esonero) a gennaio 2011 dopo un pari interno col Chievo, col Catania comunque a +3 sulla zona salvezza. S’insediò sulla panchina del Cesena, sempre in Serie A, nell’agosto 2011 ma a fine ottobre la società bianconera lo sostituì (quinto esonero) con la squadra ultima, con soli tre punti in dieci partite.

Dopo un periodo di stop di più di un anno, nel 2013/14 Giampaolo fu allenatore del Brescia ripartendo dalla Serie B, sedendo sulla panchina delle rondinelle dalla prima alla quinta giornata prima dell’esonero susseguente alla sconfitta casalinga contro il Crotone. Bottino, sino a quel momento: sei punti in cinque partite.

Nel 2014/15 scende ancora di categoria, ripartendo dalla Lega Pro, in sostituzione di Mario Montorfano sulla panchina della Cremonese, chiudendo l’annata in ottava posizione. Buonissima l’annata 2015/16 quando Giampaolo ritornò in Serie A accettando la proposta dell’Empoli: a fine stagione i toscani chiusero decimi con 46 punti totali e dopo un ottimo girone d’andata (30 punti), trascinati da bomber Massimo Maccarone.

Nel 2016/17 Giampaolo firma con la Sampdoria, società in cui rimarrà più a lungo. Nella prima stagione in blucerchiato, il neo allenatore del Lecce porta la squadra a metà classifica con 48 punti totali ma con molti alti e bassi (tra cui un pesantissimo 7-3 subito in casa della Lazio). Si migliora a fine stagione successiva, chiusa con un nono posto e 54 punti in classifica, fuori dalla zona Europa. Pressoché simile anche la sua terza stagione consecutiva alla Samp: fuori dalla zona Europa, squadra al nono posto, 53 punti totali.

Il triennio a Genova gli fece guadagnare posizioni, stima e credibilità. Nell’estate del 2019 ricevette la proposta, irrinunciabile, di allenare il Milan, ma la sua esperienza in rossonero fu brevissima: dalla prima alla settima giornata, esonerato dopo aver addirittura vinto in casa del Genoa per 2-1 ma con un gap dalla prima posizione, occupata dalla Juventus, di ben dieci punti e con ben quattro sconfitte in sette partite.

A Torino, sponda granata, fu esonerato per l’ottava volta in carriera dopo aver guidato la squadra dalla prima alla 21esima giornata e dopo uno 0-0 casalingo contro lo Spezia, con la squadra penultima in classifica con soli 13 punti in 18 partite. Nel gennaio 2022 il ritorno a Genova sulla panchina della Sampdoria, incaricato a gennaio di rilevare la panchina che fu di Roberto D’Aversa. Missione centrata a fine stagione, seppur con qualche brivido di troppo: salvezza con una giornata d’anticipo e score finale di 36 punti, +6 dalla terzultima.

Riconfermato nel 2022/23, la Samp fu protagonista di un avvio di campionato pessimo con una sola vittoria in otto giornate, sei sconfitte, di cui quattro consecutive sino al ko interno contro il Monza che gli costò il nono esonero in carriera.

Da oggi comincia la stagione sulla panchina del Lecce del “Maestro”, come fu denominato ai tempi della Sampdoria. Amante del bel calcio e con uno schema di gioco ben definito (4-3-3 o 4-3-1-2), a Giampaolo il compito di invertire la rotta in casa Lecce, di ricompattare uno spogliatoio che pare abbastanza travagliato e di infondere fiducia all’ambiente e ai tifosi, che, giustamente, sono abbastanza preoccupati per questo avvio di stagione col freno a mano tirato.