CALCIOSCOMMESSE – Lecce-Lazio, Palazzi avrebbe le prove della ‘combine’
Stefano Palazzi avrebbe l’asso nella manica che dimostrerebbe l’inequivocabile combine di Lecce-Lazio del 22 maggio 2011 (4-2 per i capitolini). Nel corposo faldone allegato dal procuratore federale emergerebbero molte certezze e pochi dubbi. Le carte, secondo quando ricostruisce la Gazzetta dello Sport, illustrerebbero la fitta serie di sms e di telefonate alla vigilia della partita, anche se mancherebbero alcune comunicazioni tra alcuni dei deferiti e il fantomatico Mister X.
Per Lecce-Lazio, la procura, oltre ad aver raccolto, tramite i suoi uomini, una serie di elementi probatori, si avvarrebbe anche della preziosa e decisiva collaborazione della magistratura ungherese. A questo si aggiungerebbero le dichiarazioni rilasciate da Gabor Horvat, uno del clan degli ungheresi arrestato dalle autorità del suo paese per alcuni reati legati al mondo delle scommesse illecite. Horvat avrebbe confermato che dall’Ungheria, due uomini sarebbero partiti alla volta di Lecce per entrare in contatto con alcuni calciatori, allo scopo di convincerli a ‘sistemare’ il risultato finale. Da quanto emerge, il clan avrebbe operato per conto del boss di Singapore, Tan Seet Eng, e nella partita si sarebbero dovuti segnare almeno quattro gol.
La data della convocazione della prima udienza, presso la Commissione Disciplinare, potrebbe essere fissata nei giorni 24 o 25 luglio.