
LECCE – Baroni con qualche rimpianto ma una certezza: “Lavorare ancora di più è la soluzione, i tifosi ci daranno la spinta”
Si porta i punto a casa Marco Baroni, vede cose buone e meno buone, ma, sostanzialmente, è contento dei suoi ragazzi. Le sue parole nel post-gara col Frosinone, precedute dalle condoglianze espresse, a nome suo e della squadra, allo chef Rocco, che, poco prima del fischio d’inizio, ha avuto la notizia della perdita della mamma.
“È stata la partita che mi aspettavo. Loro sono partiti forte e nell’intervallo ho dovuto richiamare la squadra. Siamo ritornati in campo con più equilibrio e voglia di giocare. Abbiamo avuto l’occasione di Gargiulo nel primo tempo e si poteva gestire meglio il rimbalzo, poi altre due occasioni nitide nella ripresa. Se Rodriguez prosegue nella corsa sul tiro di Coda, la mette dentro facile, così come nella seconda azione al 93′, deve giocare prima la palla per Di Mariano. È un talento ma deve imparare a mettersi al servizio della squadra. Sono convinto che crescerà. Olivieri? Gli faccio i complimenti, sono convinto che può essere un’alternativa importante. Non è stato molto aiutato ma può essere la soluzione giusta. Majer? Non è entrato in partita e Hjulmand si è fatto vedere poco. Bjorkengren è un ragazzo che dà sempre il suo contributo, ha equilibrato il centrocampo. Potevamo essere più lucidi e portare a casa la vittoria ma queste gare vivono di episodi. I complimenti fanno piacere ma non abbiamo fatto nulla e dobbiamo continuare a lavorare duro. Coda? Mi ha dato la sua disponibilità, era affaticato e mi sono assunto la responsabilità di preservarlo. Questo campionato è di altissimo spessore, ci sarà equilibrio ed è il bello della B. I tifosi? Vediamo il loro entusiasmo e ora abbiamo davanti due strade. O ci sentiamo bravi e allora sarà l’inizio della fine o ci sentiamo responsabili e lavoriamo ancora di più. Farò di tutto perché sia la seconda la soluzione da adottare. L’entusiasmo dei nostri tifosi, anche di quelli qui presenti, ci deve dare la spinta per lavorare più forte”.
(foto: M. Baroni, ph Coribello/SS).