IL CORSIVO – In freezer
“Ancora una volta HO rimasto solo”. Era l’incipit di un’astrusa canzone d’annata di Don Backy. Magari quel pezzo, un po’ naif, risuonerà dagli impianti d’amplificazione di casa Semeraro. Così, giusto per sentire un po’ di musica di sottofondo. Così, per non avvertire la solitudine.
TIME-OUT – Sì, perché la trattativa per la cessione della società ai Tesoro ha subito nelle ultime ore una brusca frenata. Anzi, una bella “congelata”. Lì, nel freezer, accanto a limoncello, minestrone e bastoncini di merluzzo, pare giacciano i carteggi di Via Templari. L’annosa ed estenuante sequela d’incontri, telefonate, voci, mezze conferme, smentite e smentite delle smentite, sembra volersi prendersi una pausa di riflessione. Chissà quanto durerà, poi, questa pausa. Lo switch-off, che sembrava ormai cosa fatta, da oggi è più lontano. In freezer. Là, sepolto tra le bistecche e il gelato al caffè.
OMBRE – L’ombra lunga che si distende sull’affare è quella del calcioscommesse. La notizia dell’iscrizione di Pierandrea Semeraro nel registro degli indagati dalla Procura di Bari per il derby del maggio 2011 non è certamente di quelle che si possono apprendere con il sorriso sulla bocca. È come aprire la buchetta della posta e vedere una cartella dell’Equitalia. Uguale. E da quel momento, l’ipotesi, che comunque sembrava remota, di un Lecce penalizzato per responsabilità diretta – e quindi retrocesso in Lega Pro – non è più, poi, così remota.
DUBBI – Savino e Antonio Tesoro, com’è logico che sia, vorrebbero vederci chiaro. E non è detto che la trattativa si sia arenata definitivamente. Ovvio che il prezzo dell’affare muti al mutare della categoria in cui giocherà l’anno prossimo il Lecce. Ipotesi presa in considerazione dalle parti con la disponibilità dei Tesoro di rilevare la società anche in caso di Lega Pro. Ma qui, il colpo di scena: Semeraro avrebbe preferito prendere tempo per attendere l’esito del processo sul calcioscommesse. Decisione per certi versi sorprendente che potrebbe aprire a diverse interpretazioni. Cerchiamo di azzardarne alcune.
1. Il Lecce considera non vantaggiosa l’offerta complessiva dei Tesoro (e a questo punto ci si potrebbe chiedere: perché allora questa trattativa fiume?);
2. Il Lecce considera interessante l’offerta dei Tesoro ma vuole temporeggiare sperando che il processo calcioscommesse si concluda con esito positivo (ma in questo caso, quando e come s’inizierà a progettare la prossima squadra?);
3. I Tesoro non vogliono più rilevare la squadra (l’interrogativo è simile a quello del punto 1);
4. I Semeraro non vogliono più vendere la società (perché, allora, un così repentino cambio di rotta?);
5. Varie ed eventuali, al momento poco intellegibili.
INCOGNITE – Si potrebbe aggiungere un sesto punto, eventuale. Qualora il Lecce, al termine del processo calcioscommesse, fosse retrocesso, la volontà di vendere sarebbe ancora in piedi? E se sì, i Tesoro, “congelati” per un paio di mesi, sarebbero comunque ancora interessati a comprare? C’è qualcuno che sta bluffando? Interrogativi che di sicuro non gioveranno alla digestione delle polpette domenicali del tifoso giallorosso. Che continua a prendere cazzotti a destra e a manca.