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NARDÒ – Retrocessione a tavolino? Lo sgomento della società attraverso le parole di Donadei, Vincenti e Antico

Condanna netta e senza troppi giri di parole. La Nardò Calcio non ci sta ad essere retrocessa a tavolino, dopo la pubblicazione delle linee guida, da parte della Lnd (che dovranno essere approvate dal prossimo Consiglio federale), da cui scaturiranno i verdetti per la stagione 2019-20 del torneo di Serie D. Di seguito le parole del presidente granata, Salvatore Donadei; dell’ad, Antonio Vincenti; dell’amministratore unico, Alessio Antico, diffuse attraverso il canale Youtube della società neritina.

DONADEI“Specifichiamo che, al momento, non c’è alcun comunicato ufficiale ma si tratta solo di indiscrezioni che, però, ci lasciano assolutamente sconcertati. Se il Consiglio federale dovesse dare seguito a queste proposte che sono trapelate, sarebbero violati i nostri diritti in una maniera indecorosa, vile e indegna di uno stato di diritto. Allo stato delle cose, in maniera lucida e consapevole, dico che la Nardò Calcio non starà a guardare, reagirà con tutte le forze e in tutti i modi che l’ordinamento giuridico le consente. Ai tifosi, ai calciatori, allo staff va tutto il pensiero della grande famiglia del Nardò, che, con passione e sacrificio, ha profuso ogni sforzo per guadagnarsi sul campo la tanto ambita, e meritatissima, salvezza. Sulle dichiarazioni di Sibilia, che stimo pur non conoscendolo, dico: siamo su Scherzi a parte?. Dire che hanno agito ‘con la massima accortezza‘ e parlare di ‘lavoro scrupoloso che ha tenuto contro il principio del merito sportivo’, con tutto il rispetto mi pare siano delle espressioni poco consone rispetto all’agire della Lnd. Non potremo stare zitti e fermi rispetto a questo tipo di dichiarazioni che offendono l’intelligenza delle persone. Non si ha la sensibilità di capire che dietro delle decisioni sbagliate, ci sono i sacrifici di tante persone che lavorano e che non tollerano di essere prese in giro. In società ci sono lacrime, e ciò fa capire il momento che stiamo vivendo. Il Nardò oggi aveva il diritto di disputare i playout, nessuna autorità ha il diritto di decretare la nostra retrocessione a tavolino. In attesa delle decisioni ufficiali, comunico che saranno adite tutte le autorità perché questa presa in giro non sta né in cielo, né in terra”.

VINCENTI“Dopo due anni, mai mi sarei aspettato di commentare questa vicenda assurda. Non c’è ancora l’ufficialità, ma non sono a conoscenza delle motivazioni, né dei criteri reali per cui una squadra possa essere pugnalata in questo modo. Mancano otto partite alla fine, di cui sei scontri diretti che il Nardò avrebbe dovuto affrontare. Non c’è alcuna giustificazione nel dover penalizzare, in questo modo così sfrontato, questa società, ma nemmeno le altre. Meritiamo il rispetto che raramente ci è stato dato da chi dovrebbe tutelarci. Aspettiamo l’esito, non ci tireremo indietro in nessun’altra fase”.

ANTICO“Le decisioni della Lega sono qualcosa di incredibile, stiamo vivendo un brutto sogno. Siamo amareggiati e incazzati, sono state prese delle decisioni affrettate contro delle società che fanno milioni di sacrifici, penalizzarci in questo modo è il colmo. Ci hanno dato la mazzata finale invece di incoraggiarci a proseguire con la passione che abbiamo. Hanno tradito noi e tutti i tifosi che ci sono in giro per l’Italia. Ora noi dovremmo prendere e lasciare tutto, non ci sono altre alternative, siamo stati umiliati. Ognuno si metta la mano sulla coscienza, inutile ora parlare di ripescaggi. l’umore è sotto i piedi, anzi di più. Tutti i nostri sacrifici non hanno più senso, ci hanno pensato loro, dall’alto, a far cadere tutto. Non ho più parole”.