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SERIE A – Spadafora: “Se accordo sul protocollo, si riprenderà. Altrimenti stop al campionato”. Poi parla di palestre, centri sportivi e bonus per collaboratori

Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha chiarito, dagli schermi di Mi Manda Raitre, la posizione del Governo sul tema Serie A, e non solo. Ecco alcuni passaggi delle sue dichiarazioni odierne.

“Stiamo facendo il massimo nei limiti delle condizioni in cui ci troviamo. Ora abbiamo, purtroppo, le idee molto più chiare sui riscontri negativi della pandemia, nel prossimo DPCM ci saranno misure molto più precise rispetto alle esigenze dei cittadini”.

CAOS SERIE A“Lanciamo un appello alla Lega di A per finire qui le polemiche e gli scontri. Il calcio deve essere simbolo di leggerezza e passione e ci deve dividerci solo il tifo, non altro. Il Comitato tecnico-scientifico sta incontrando, in questi giorni, le componenti del mondo del calcio e dello sport per avere approfondimenti sul protocollo sanitario presentato dalla Figc. Se su tale protocollo si troverà un accordo, gli allenamenti riprenderanno, altrimenti il Governo decreterà la chiusura del campionato per motivi di emergenza sanitaria, creando, però, le condizioni, affinché il calcio paghi meno danni possibile, alla pari di tutte le altre filiere del Paese”.

ATTIVITÀ SPORTIVA ALL’APERTO“Sarà consentita nei parchi e nei luoghi pubblici che i sindaci riterranno di aprire, alle solite distanze di sicurezza. Dobbiamo fare il possibile affinché ognuno rispetti le regole. Nelle due settimane di test dal 4 al 18 maggio vedremo se ci saranno le condizioni per aprire altro, come i centri sportivi, i centri danza, le palestre, i circoli. Entro l’inizio della prossima settimana proporremo le linee guida per tali strutture, vorrei essere in grado per disporne l’apertura già dal prossimo 18 maggio”.

BONUS PER COLLABORATORI SPORTIVI“Abbiamo già iniziato, da diversi giorni, a pagare il bonus da 600 euro per i collaboratori sportivi, confermo che ci sarà anche nel prossimo decreto per coprire il mese di aprile. C’è stata lentezza nel mese di marzo perché mancava un database, il settore non era censito, ma per il mese di aprile sarà tutto più rapido. Si era detto che c’erano le risorse per pagare i 600 euro solo a coloro che, nel 2019, avevano denunciato un reddito inferiore ai 10mila euro, ma ora abbiamo trovato le risorse per assicurare il bonus a tutti, indipendente dal reddito del 2019. E’ possibile che, come succede per altri settori lavorativi, si possa aumentare tale bonus da 600 a 800 euro“.