
foto: M. Berisha, il migliore del Lecceph: Coribello/SalentoSport
LECCE – Berisha illumina il gioco, Coulibaly e Baschirotto ringhiano: le pagelle del successo col Monza
LE PAGELLE DI LECCE-MONZA
Falcone 6: Smezza l’errore sull’autogol con Dorgu. Non sappiamo se abbia chiamato o meno il pallone ma l’errore è decisamente da dividere a metà col suo difensore. Però è spesso decisivo in uscite alte e basse, imperfetto nella respinta a pugni in un paio di occasioni.
Guilbert 5,5: Tanti alti e bassi, non riesce quasi mai a fare due cose buone di fila, alternandone una convincente a un errore facile. Spinge poco sulla fascia ma ormai è chiaro che sia più un terzino conservativo che propositivo.
Baschirotto 6,5: Palle alte o basse, oggi erano quasi tutte sue. Nel finale ruggisce a caricare la squadra che si stava facendo prendere dalla sindrome di Parma. L’impostazione del gioco, però, lasciamola ad altri, please!
Jean 6: Partita onesta, attenta, con qualche svarione rimediato dai compagni, ma condotta al termine rischiando il giusto e dando il suo contributo.
Dorgu 6: La frittata in collaborazione con Falcone poteva costare cara. Però si guadagna un rigore nel primo tempo, è decisivo in almeno due interventi difensivi nella ripresa. Giocare da terzino non gli fa esprimere appieno il suo valore ma in tempi di emergenza è bravo ad applicarsi.
Coulibaly 6,5: Sempre nel posto giusto a sporcare le manovre avversarie, a gettarsi a capofitto sulle seconde palle, a ergere muretti a secco in mezzo al campo, a difesa della propria retroguardia, pronto a verticalizzare non appena ne ha occasione. Migliora di partita in partita.
Berisha 7: Un lancio di 60 metri spacca la partita, mettendo Morente nelle condizioni di battere Turati dopo pochi minuti. Qualità e visione di gioco che lasciano il segno in campo, finché la condizione ancora parzialmente precaria lo sostiene.
(55′ Ramadani) 5,5: Il colpo di tacco al limite dell’area a vanificare la potenziale palla del 3-1 era decisamente evitabile e cancella le cose buone fatte in mezzo al campo nella fase caldissima della ripresa.
Pierotti 5,5: Scodella il pallone a Krstovic che vale il 2-1. Prima e dopo è uno dei meno brillanti, non incidendo in avanti e dando poco sostegno sulla sua fascia di competenza.
(88′ Kaba) 6: La punizione al limite guadagnata in zona recupero è un sospiro di sollievo per il Via del Mare.
Rafia 6: Il giallo rimediato era inesistente e, comunque, gli carica le spalle del peso della responsabilità di evitare il secondo, che sfiora nella ripresa. Però è bravo in mezzo al campo, dove spesso sbroglia delle situazioni complicate.
(68′ Helgason) 6: Perde un pallone scottante sulla trequarti del Monza, dando il via ad un contropiede che poteva essere letale. Unico errore della sua mezzora in campo, nella quale mette ordine e dà più serenità ad un reparto che stava gettando via inutilmente diversi palloni.
Morente 6,5: Prima rete italiana a contornare una partita fatta di qualità e di sacrificio.
Krstovic 6: Lotta come un ossesso, anche con frenesia che spesso gli fa fare la scelta sbagliata. Calcia un rigore lento e l’errore avrebbe potuto pesare ancora di più sulla sua autostima ma riesce a scaricare la rabbia sul tiro che al 44′ regalerà poi la vittoria al Lecce.
(68′ Rebic) 6,5: Ci mette l’esperienza nel gestire qualche pallone che andava congelato, protetto e conservato. Si guadagna anche un rigore poi vanificato dalla punta della sua scarpa in fuorigioco. Non va al tiro ma si sacrifica nel finale convulso.
All. Giampaolo 6,5: Cancella la debacle di Roma e porta a casa tre punti sofferti, rocamboleschi ma vitali, maledettamente pesanti. Negli scontri diretti i punti pesano il doppio e la squadra centra l’obiettivo massimo con una partita vietata ai deboli di cuore, da montagne russe ma con lieto fine. Arretra Dorgu in difesa per necessità, ben sapendo che il danese dà il meglio da centrocampo in avanti, promuovendo Jean al centro della difesa e tornando a 4. Partenza vibrante con gol di Morente e dominio nel possesso ma poi l’errore dal dischetto di Krstovic provoca sfiducia e depressione. Il Monza prende coraggio e pareggia con un errore in collaborazione tra Dorgu e Falcone. Il gol di Krstovic prima del riposo è oro colato per cancellare e ripartire con fiducia. Nella ripresa la squadra arretra il baricentro e il Monza, che non è un fulmine di guerra, ne approfitta per farsi sotto, segnando un gol poi annullato dal fuorigioco, prendendo un rigore poi annullato dal Var. L’ingresso di Helgason e di Ramadani riporta un po’ d’ordine in mezzo ma il finale comunque è sofferto. Al triplice fischio è tripudio al Via del Mare per una vittoria sporca ma dannatamente importante.