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TRICASE – Pellegrino: “Vogliamo dare un segnale importante, la nostra forza è avere sempre fame”

La nona giornata del campionato di Promozione propone il big match tra Tricase e Fasano, ovvero la sfida tra chi sta comandando la classifica e chi, nelle aspettative della vigilia, avrebbe dovuto comandarla. Ma al di là delle contingenze del momento, la partita tra Tricase e Fasano non può essere una partita qualsiasi per la storia e il blasone che le due società si portano dietro. E per rinverdire i fasti di un tempo, il sodalizio rossoblù ha voluto affidare la panchina a una vecchia conoscenza, quell’Orazio Mitri che è stato simbolo della stagione verso la cavalcata tra i professionisti.

Una scelta che Francesco Pellegrino giudica così. “Da piccolo andavo a vederlo giocare, poi ho avuto il grosso privilegio di poterci giocare insieme ed era sorprendente osservarlo allenarsi con la voglia di un diciottenne. Come allenatore mi ha impressionato: è arrivato con grande umiltà, è molto preparato tecnicamente e abile nella gestione del gruppo. Bisogna riconoscere i meriti di un tecnico che esige sempre che si giochi il pallone”. Orazio Mitri, dunque, come valore aggiunto di un gruppo che di qualità ne presenta già tante. “La nostra forza è quella di avere sempre fame – sottolinea il centrocampista classe 1988 -. “La rosa è composta per l’80% da tricasini, ogni domenica scendiamo in campo col sangue agli occhi, è un po’ come giocare per la squadra del cuore. Inoltre c’è una coesione totale tra staff tecnico e calciatori, tra di noi ci sono fiducia e collaborazione reciproche. Remiamo tutti nella stessa direzione”.

E i frutti si vedono tutti. Dopo otto giornate il Tricase è primo con diciannove punti, detiene il miglior attacco con sedici gol all’attivo e la seconda miglior difesa, con sei reti subite. Un’inerzia decisamente positiva, destinata a durare quanto? “Non siamo partiti con l’assillo di dover vincere il campionato. Credo, però, che questo debba essere l’anno della svolta, dobbiamo dare un segnale importante nel senso che dobbiamo far crescere l’ambiente e scendere in campo, sempre, per conquistare i tre punti. Tuttavia non abbiamo un obiettivo a lungo termine, viviamo alla giornata. Sarà, comunque, importante arrivare a gennaio rimanendo attaccati alle posizioni di vertice”.

Il calendario ha previsto un terzetto di partite piuttosto ostico: Carovigno prima, Brindisi domenica scorsa e ora il Fasano. “La vittoria contro il Brindisi vale moltissimo, non tanto per i tre punti quanto per il fatto che aumenta la nostra autostima e tiene alto il morale. Abbiamo disputato un match a viso aperto contro una grande squadra, costruita per fare bene. Se abbiamo vinto vuol dire che valiamo quanto loro. Per quanto riguarda il nostro prossimo avversario, mi aspetto una partita molto tecnica, tra due compagini che devono rimanere concentrate al 100%. Il Fasano verrà a giocarsela a viso aperto, è una delle squadre che esprime il miglior calcio. Hanno un grande allenatore, un’organizzazione di gioco importante e ottime individualità. Mi piace la loro mentalità”.

Intanto siamo giunti, quasi, a un terzo del cammino, ma tutti i valori non sono completamente ancora usciti. “Ci sono 6-7 squadre costruite per vincere il campionato: tra di esse vedo benissimo Aradeo, Salento Football Leverano, Fasano e Brindisi e non ci dimentichiamo di outsider di tutto rispetto come Manduria, Uggiano, Lizzano e Carovigno. È un torneo equilibrato come non succedeva da tanto tempo”.