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VIRTUS FRANCAVILLA – Le pagelle: Abruzzese man of the match, bene tutta la difesa. Nzola solo a sprazzi

Virtus Francavilla-Lecce, le pagelle biancazzurre

VIRTUS FRANCAVILLA

Albertazzi 6 – I suoi piazzamenti non sempre perfetti danno qualche apprensione alla tifoseria di casa, vedi l’occasione della traversa da centrocampo di Lepore. Incolpevole sul gol, col tempo trova sicurezza. Nel finale, in particolare, devia in angolo una punizione del capitano giallorosso

Idda 6,5 – Da subito in difficoltà nell’uno contro uno con Doumbia, tiene botta e, anzi, chiude alla grande. Riesce col passare dei minuti a prendere le misure al franco-maliano, chiudendo la sua gara da difensore centrale dopo l’uscita di Faisca. E quando passa lui in mezzo, non passa più una palla

Faisca 6,5 – Ha il compito ingrato di tenere a bada Caturano, che lo mette spesso in apprensione. Come Idda, fa passare i momenti difficili e cresce nella ripresa. Almeno fino a circa metà tempo, quando si fa male alla caviglia ed è costretto ad alzare bandiera bianca

Abruzzese 8 – Prova sontuosa, da vero ministro della difesa. Si dimostra tutt’altro che emozionato nel vedere i colori giallorossi da avversario, e anzi mostra forse un’ulteriore voglia di farsi valere dinanzi a chi ha optato per non confermarlo. Decine di chiusure decisive nonostante il poco aiuto dalla mediana, la sicurezza da capitano vero conferita alla squadra e, soprattutto, il gol di testa che decide l’incontro

Albertini 6,5 – Tanta corsa e tantissimo sacrificio al servizio dei compagni. Parte benissimo anche in avanti, mettendo in crisi Agostinone e spingendo parecchio, salvo poi dover ripiegare in continuazione vista la verve del Lecce. Dal ventesimo minuto in poi gioca praticamente in difesa, aiutando nel contenimento di Doumbia e bloccando Agostinone prima e Ciancio poi

Prezioso 6,5 – Un gran gol che apre le danze, ma non solo. Il centrocampista napoletano corre dal primo all’ultimo minuto e, pur sparendo spesso dalla costruzione attiva del gioco di Calabro, fa un gran lavoro sporco su Mancosu e compagni. Chiude a ridosso della sua difesa, che contribuisce a proteggere

Galdean 6,5 – Qualità e quantità in mezzo al campo. Il regista rumeno lotta e soffre con la fortissima mediana leccese, ma dopo qualche logica difficoltà e dopo aver preso le misure, sale in cattedra e detta ritmi alla buona manovra francavillese apprezzata nella ripresa. Particolare nota di merito per aver messo sulla testa di Abruzzese la palla del gol-vittoria

Alessandro 5 – Il peggiore dei suoi, e non solo per l’evitabile e ingenuo cartellino rosso che incrementa le speranze dei giallorossi. Parte bene andando al tiro un paio di volte, ma è solo un’illusione. Costa Ferreira lo riduce subito a poco più di un birillo, costringendolo ad abbandonare al proprio destino una difesa che, per fortuna di Calabro, regge alla grande

Vetrugno 6 – Prova senza infamia e senza lode per l’esterno salentino, attento in difesa e propositivo il giusto in avanti. In attacco si vede solo all’inizio dei due tempi con due incursioni senza buon fine. In fase di ripiegamento soffre tantissimo Lepore, ma aiuta discretamente Abruzzese a proteggere la porta di Albertazzi

Nzola 6 – Il protagonista più atteso nelle fila biancazzurre è protagonista di una gara così e così, fatta di buoni spunti ma anche di tante palle sprecate. E’ il più temuto dalla retroguardia leccese che, a parte un mezzo errore a testa di Giosa e Cosenza, lo contiene bene. Nella ripresa non tiene palla come dovrebbe ma è una continua spina nel fianco dei ragazzi di Padalino, anche se non sfrutta una colossale palla gol che avrebbe chiuso il match

Abate 5,5 – Il più in ombra nell’undici di Calabro. Gioca pochissimi palloni, non riuscendo a duettare come potrebbe e dovrebbe con Nzola anche grazie all’attenta guardia di Cosenza. Ha comunque il merito di spendere tutte le energie in suo possesso in fase di ripiegamento per aiutare i compagni

Pino 6 – Doumbia lo costringe subito a spendere un giallo, ma poi è bravo e chiude in scioltezza

Turi sv

Biason sv

All. Calabro 7,5 – Il capolavoro, la favola Virtus Francavilla continua, e checché ne dica la sua modestia, il merito è soprattutto suo. I biancazzurri con il Lecce soffrono, barcollano ma non mollano la presa, mettendo sul campo un gioco magari non sfavillante, ma concreto e che mette in ginocchio i ben più forti avversari proprio nella fase clou del match. Questa squadra ha il carattere, la voglia di dimostrare e la fame di vittoria del suo allenatore, e a farne le spese stavolta è stato proprio il “suo” Lecce