LEGA PRO – Tanti ex ed un tecnico antipatico e vincente: il Matera di Auteri
Domani sera alle 20.30 il Via del Mare sarà teatro della sfida, unica sotto molti punti di vista, tra Lecce e Matera. Tra tanti ex che si incrociano, dal tecnico giallorosso Padalino al “vecchio” capitano Papini, e la voglia di rivalsa che alberga negli animi dei protagonisti, nei confronti del campione in carica, l’allenatore biancazzurro Auteri, in primis, sono tanti i temi che contornano il match di cartello del turno numero sedici. Senza dimenticare, però, che il tutto è solo un contorno alla battaglia che le due compagini si daranno sul campo, alla ricerca di una vittoria dal valore dell’oro, trattandosi di una sfida tra due delle quattro favorite per la vittoria finale.
Fondata nel 1933, la Società Sportiva Matera Calcio ha rappresentato il più orientale dei capoluoghi della Basilicata con alterne fortune, assumendo la denominazione attuale solo in seguito alla rifondazione datata 2012 (che aveva già fatto seguito a quelle del 1957, 1988 e 1998). L’altimetria della storia del Bue è dunque composta da picchi elevati (la Serie B disputata nel ’79-’80) ma anche da troppe brusche e lunghe discese, su tutte i tredici anni lontano dal professionismo a cavallo di anni Novanta e Duemila. Gli anni bui sembrano ormai essere alle spalle, dal momento che il club materano ha trovato la sua stabilità nei quartieri nobili della Lega Pro grazie all’impegno del vulcanico e istrionico presidente Saverio Columella, che ha conferito al club lo status di “grande” della categoria. Sotto la sua presidenza sono infatti arrivati un terzo e un sesto posto che hanno fatto sognare la promozione in B, ma che soprattutto hanno riportato la società biancazzurra a lottare alla pari con piazze blasonate come quella leccese. La sfida tra Matera e Lecce, prima del recente ciclo, mancava da ben 35 anni, ovvero dall’unico torneo cadetto disputato dai lucani. Il bilancio sorride ai salentini, avanti 13 vittorie contro 5 (più 9 pari), anche se i precedenti più recenti non sono certo da ricordare per i tifosi giallorossi. Circa un mese fa, infatti, l’undici di Padalino è stato estromesso dalla Coppa Italia di Lega Pro a causa di una sconfitta per 2-1 (gol di Iannini, Persano e Strambelli) sul campo dei biancazzurri, ma ancor più male ha fatto la sconfitta della scorsa primavera, quando Padalino, sulla panchina opposta, espugnò il Via del Mare per 1-2 (gol di Carretta, Lepore e De Rose) e diede il via al declino che caratterizzò il finale di stagione della formazione di Braglia. Quello resta ad oggi il primo e unico successo materano in terra leccese, visto che negli tredici precedenti si contano undici successi locali, il più recente dei quali nella passata stagione in Coppa (2-1 con gol di Diop, D’Angelo e Monaco), e due pareggi, questi ultimi entrambi in Coppa Italia di Serie C/Lega Pro.
Nonostante la storica impresa targata Padalino di cui abbiamo accennato sopra, il Matera non riuscì a concludere la scorsa stagione con una qualificazione ai playoff, pagando a caro prezzo il pessimo inizio targato Dionigi. Un finale non all’altezza delle aspettative portò comunque alla rottura tra l’attuale tecnico leccese e Columella, con il quale non mancò qualche frecciatina reciproca nei mesi a seguire. La separazione consensuale dall’ex tecnico non portò assolutamente a un ridimensionamento del Matera che, al contrario, ha rilanciato le proprie ambizioni, affidandosi a un tecnico rientrante e a un mercato di prim’ordine per puntare direttamente al primo posto.
Il prescelto è stato Gaetano Auteri, campione in carica con il Benevento e le cui qualità sono comprovate dalle imprese ottenute tra i Pro, non ultima quella proprio con il neopromosso Matera due anni fa, portato a un passo dalla finale per la promozione in Serie B. Il tecnico siciliano, ricordato anche per i successi con Igea Virtus, Gallipoli, Siracusa e Nocerina, è considerato con merito uno Special One della categoria, le cui caratteristiche da vincente sono spesso e volentieri accompagnate dall’antipatia che suscita in avversari e addetti ai lavori per i modi non proprio principeschi, ma comunque sempre passati in secondo piano in favore dei risultati che lo rendono uno dei tecnici più ricercati in estate. Il suo Matera sembra aver trovato da subito la quadratura del cerchio, sebbene non sia ancora riuscito a fare il salto di qualità. Dopo un avvio discreto, i biancazzurri erano risaliti fino al secondo posto a -1 dalla vetta grazie ad un gioco fisico, concreto ma anche piacevole, salvo balbettare nelle ultime uscite e ottenere appena due punti con Messina e Fondi, prima di cadere inaspettatamente ad Andria. Il digiuno di gol lungo tre turni è stato interrotto con la Juve Stabia nell’ultimo turno, ma ad essere interrotta è stata poi la gara, rinviata a causa della nebbia con il punteggio fermo sull’1-1. In attesa del recupero, il Lecce si è allontanato sei lunghezze, motivo per cui una sconfitta in Salento potrebbe davvero far scricchiolare le certezze del vate Auteri.
La rosa a disposizione dell’allenatore siracusano è di quelle che fanno invidia, poiché agli uomino già a disposizione un anno fa di Padalino sono stati aggiunti elementi di spessore. All’esperto Bifulco, tra i pali, è stato affiancato Alastra, mentre la difesa è stata rinforzata dagli arrivi di Mattera (ex Benevento) e dal giovane Gigli (passato poco fortunato a Lecce lo scorso campionato). Assieme a loro confermatissimi Piccinni, Ingrosso, Meola e Di Lorenzo, così come in mediana Iannini (fortemente ma senza fortuna cercato da Padalino in estate), l’altro ex De Rose, Casoli e Armellino. Il colpo in mezzo è stato il più illustre ex del match tra i calciatori, l’amatissimo dai tifosi giallorossi Romeo Papini (80 presenze e 9 gol in campionato in Salento), che però a causa di un brutto infortunio non è ancora riuscito a rendersi utile alla squadra. Attacco, invece, quasi interamente rinnovato: assieme al gallipolino Carretta e al puntero Infantino, ci adesso il brasiliano Louzada, l’ex andriese Strambelli e, soprattutto, il bomber leccese doc Maikol Negro, anche lo scorso mercato accostato al Lecce ma che ancora una volta vedrà il giallorosso della terra d’origine solo da avversario.