foto: il presidente G. Mazzeo
OTRANTO – Mazzeo: “Stagione esaltante”, Tartaglia: “Ambiente ideale per fare calcio”
Un quarto posto nel girone che non è valso a disputare le semifinali playoff, ma resta la consapevolezza di aver giocato, comunque, una stagione più che buona, piazzandosi alle spalle delle corazzate CD Gallipoli, Ugento e Manduria e giocando, praticamente tutta la stagione, non avendo a disposizione il proprio impianto comunale. L’Otranto, attraverso le parole dei suoi massimi rappresentanti, fa un bilancio della stagione che si sta per chiudere.
«È stata una stagione esaltante – sottolinea il massimo dirigente del Città di Otranto, Giovanni Mazzeo – resa possibile dall’impegno di tutti. La dirigenza, dal primo all’ultimo dei collaboratori, lo staff tecnico sul campo hanno lavorato in modo professionale e senza tregua. Nonostante le difficoltà, abbiamo remato sempre nella medesima direzione tenendo lontano i cattivi pensieri e facendo fronte unico dinanzi al vento contrario. A inizio stagione abbiamo puntato forte su un tecnico giovane e preparato, mister Graziano Tartaglia, il quale ha portato idee sul campo e una capacità di gestire il gruppo e di rapportarsi con la dirigenza di livello assoluto. Abbiamo visto lungo nell’affidarci a lui, siamo soddisfatti di quello che ha fatto. Avevamo costruito una rosa giovane puntellate dallo “zoccolo duro” idruntino e implementata con tanta bella gioventù, che il mister ha fatto migliorare, tra under smaniosi di affermarsi e ragazzi desiderosi di recuperare il tempo perduto. E, ridisegnando la squadra a dicembre, non abbiamo perso le nostre qualità. Ora è il tempo di rallentare senza fermarsi e iniziare di pianificare il prossimo futuro del Città di Otranto. Siamo abituati a programmare tutto al meglio, i nostri passi saranno sempre calibrati».
Le parole di mister Tartaglia: «A Otranto ho trovato un ambiente ideale per fare calcio. Una società competente nella quale ciascuno fa il suo in maniera professionale, collaboratori sul campo come Luca Cecconi e Gabriele Galiotta preparati e preziosi, uno spogliatoio vero nel quale ci sono prima di tutto persone di spessore umano notevole. Dal primo giorno di ritiro nessuno si è mai risparmiato. La mancanza del nostro campo per gli allenamenti e le gare casalinghe è stata assorbita con estrema professionalità da tutti. Ciascuno ha messo quel qualcosa in più che è fondamentale. Ho cercato di trasmettere le mie idee di calcio al gruppo. Andati via alcuni tasselli fondamentali ci siamo riorganizzati al meglio e continuato a viaggiare su velocità importanti. La gioia più grande è stata quella di avere valorizzato tanti giovani, molti del nostro settore giovanile, e di avere dato nuove sicurezze a ragazzi che avevano perso qualche certezza e che hanno dato tanto alla causa. Ora è il momento di staccare e ricaricare le batterie di futuro si inizierà a parlare nelle prossime settimane».
(US Città di Otranto)