
MANDURIA – Scoppia la grana “Dimitri”, col Cerignola in campo neutro?
(di Giovanni GULLI) – Ad appena ventiquattr’ore dopo la “Caporetto” di Vieste, un’altra tegola si abbatte sulla società del Manduria. La notizia, sebbene non rivesta ancora, per motivi burocratici, il canone dell’ufficialità, riguarda l’agibilità dello stadio della cittadina messapica. Al “Nino Dimitri”, infatti, era stata concessa, in vista dell’inizio della corrente stagione, un’agibilità provvisoria la cui scadenza ricade nel giorno del 31 gennaio.
Dato il noto commissariamento del comune di Manduria che durerà, salvo clamorosi cambiamenti, ancora per diverso tempo (si parla addirittura di una scadenza del 2015), gli uffici comunali non hanno provveduto nel termine suddetto ad approntare le necessarie istruttorie per dar corso ai lavori di adeguamento, previsti dalle normative vigenti in materia di sicurezza e di agibilità di strutture destinate ad ospitare pubblici spettacoli, che avrebbe consentito al Commissario Prefettizio, Dott. Lombardo, di indire le procedure per l’affidamento dei lavori di cui sopra (rifacimento ed adeguamento degli impianti idrici ed elettrici in primis).
Molto difficile ipotizzare, come ci ha anche confermato il dg del Manduria calcio, Davide Pedone, che entro giovedì si possa convocare la Commissione, prevista dalla normativa vigente, affinché possa essere concesso un seppur minimo nullaosta, e vieppiù lo stesso Dott. Lombardo pare abbia espresso parere negativo in tal senso, non intendendo assumersi la responsabilità, mancandone i presupposti.
A questo punto, la gara casalinga di domenica prossima col Cerignola dovrà necessariamente giocarsi in campo neutro e, su questa strada, le sedi più vicine sembrano essere quelle di Sava e San Pancrazio Salentino, con una leggera preferenza per quest’ultimo impianto, già “collaudato”, per diversa ragione, dal Manduria nella precedente gara interna col Terlizzi. Sul fronte tecnico, lunga riunione nel pomeriggio della dirigenza che ha confermato Terzaroli sulla panchina e ha catechizzato la squadra, richiamandola ad un maggiore e più serio impegno. Squadra che ha avuto anche un confronto con la tifoseria, visibilmente delusa per i risultati finora conseguiti dal Manduria e che stanno seriamente compromettendo anche la stessa permanenza in Eccellenza, vanificando gli sforzi compiuti dalla società nella passata stagione ed in quella in corso.