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L’INTERVISTA – Francesco Pellegrino: “In Lombardia situazione molto triste. Su Eccellenza e Promozione dico…”

Per lunghi anni è stato uno dei leader indiscussi del panorama calcistico salentino, capitano dal grande carisma, centrocampista dalle ottime qualità e dall’intelligenza calcistica superiore, ma soprattutto calciatore gentiluomo, in grado di lasciare ricordi positivi in qualsiasi piazza abbia avuto l’onore di accoglierlo. Tutto questo è Francesco Pellegrino, che da ormai due stagioni, per motivi lavorativi, ha deciso di lasciare la nostra terra, approdando in Lombardia, senza però mai perdere la voglia e la passione di scendere in campo. Oggi il centrocampista originario di Tricase è indossa la maglia della Cob91 città di Cormano, compagine che milita nel girone B della Promozione Lombarda, regione dove oggi i dilettanti vivono una situazione surreale, per via dello stop imposto dal governatore Fontana.

STOP FORZATO“Lo stop avuto nello scorso campionato ritengo sia stato uno stop giusto e sensato, considerando che si trattava di una situazione nuova che ha colto tutti impreparati e soprattutto si trattava di fine campionato, quindi quello che è avvenuto era senza alcun dubbio la soluzione migliore. Ora però in Lombardia viviamo una situazione molto strana e particolare. Le società, la Federazione e tutti gli organi competenti avevano trovato una quadra ed un protocollo per poter proseguire in sicurezza, invece da un momento all’altro ci troviamo costretti ad uno stop forzato. Due mesi di lavoro e di sacrifici, sia da parte delle società, che da parte di calciatori ed addetti ai lavori, compromessi per una scelta che ripeto è arrivata senza alcun preavviso, e che ora può avere gravi ripercussioni sia a livello sociale che a livello economico per ognuno di noi. Tutto questo può avere un effetto abbastanza forte sui campionati interessati, perchè nel momento in cui si fa di tutto per poter far qualcosa e per poterla portare avanti in sicurezza, e ti vedi saltare tutto in aria in questo modo, si perde anche di credibilità.  Di conseguenza le società, i calciatori e gli addetti ai lavori, in un futuro ci penseranno due volte prima di prendere un impegno simile, perchè è vero che la Lombardia ha il numero maggiore di contagi in questo momento, ma è vero anche che ad oggi è l’unica regione ad aver preso questa decisione, il che è abbastanza umiliante per tutti noi”.

NON RESTA CHE SPERARE“Onestamente tutti noi stiamo vivendo questa fase in maniera molto triste. La  mia società, si è sempre spesa in prima linea per rispettare i protocolli, adottando tutte le precauzioni possibili ed immaginabili, mentre noi calciatori abbiamo cercato con grande rigore di seguire al meglio la nostra società. Ovvio è che oggi quindi la situazione la si viveva abbastanza male. Il calcio non è un qualcosa molto semplice da gestire, anche perchè quando ci si ferma in questo modo per due tre settimane, non è mai facile ripartire. Ovviamente ad oggi non sappiamo quando è prevista una ripartenza, spero solo che quel giorno arrivi molto presto, per non perdere tutti i sacrifici fatti fino ad oggi”.

FOCUS SUL CALCIO SALENTINO“Avendo molti amici giù nel Salento, seguo sempre con molto interesse i nostri campionati. In Promozione credo che ci sono delle squadre con delle rose importanti che ancora non stanno mantenendo le aspettative, ma questo è anche comprensibile, considerando che le attività sono riprese dopo un lungo stop, e son convinto che vista la qualità della rose, tutto riusciranno ad emergere. In Eccellenza vedo un campionato molto aperto ed equilibrato, e mi auguro che tutte le leccesi riescano a fare molto bene”.