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GALLIPOLI – Società e Comune stigmatizzano i fatti di Mesagne

Sia il Gallipoli Football, sia il Comune di Gallipoli, nella persona del sindaco Stefano Minerva, hanno preso posizione contro i fatti accaduti domenica scorsa in Mesagne-Gallipoli, che hanno portato il Giudice sportivo di Eccellenza a sanzionare la società giallorossa con una gara da giocare a porte chiuse.

Questo il comunicato del Gallipoli Football: “Il Gallipoli Football 1909 esprime sconcerto e indignazione per l’episodio vile e premeditato di domenica scorsa in quel di Mesagne, costatoci la disputa della prossima partita casalinga a porte chiuse, con l’aggiunta di un’ammenda di 500 euro. Allo stesso modo, porgendo le più sentite scuse ai calciatori del Mesagne, condanna in maniera netta ed inequivocabile il comportamento razzista e irresponsabile di una (fortunatamente…) piccolissima frangia di ‘tifosi’ che cerca in tutti i modi di danneggiare la nostra società. Il Gallipoli Football 1909 invita, pertanto, i veri tifosi del Gallo, ad isolare questa sparutissima minoranza e a sostenere, come sempre fatto, i nostri gloriosi tifosi”.

Le parole del sindaco Minerva indirizzate al Mesagne Calcio: “Spett.le società, dopo aver appreso la spiacevole notizia che ha coinvolto alcuni giocatori della squadra del Mesagne, nel corso della recente partita, con la presente, a nome dell’Amministrazione comunale, della società Gallipoli Football 1909 e della città intera, intendo porre ufficialmente le mie più sentite scuse per quanto accaduto. Un episodio intollerabile e una condotta indecente: tali atteggiamenti, seppur isolati e figli della scorretta condotta di pochi, offendono la nostra città e tutto il calcio italiano. La sgradevole vicenda che ha interessato solo un numero ristretto di ultrà gallipolini, non rispecchia affatto il sentimento di acoglienza e rispetto che ci appartiene e ci contraddistingue. A nome della città di Gallipoli, sarei lieto, quindi, di ospitare i giocatori colpiti e dare loro la giusta accoglienza”.