
ECCELLENZA – Casarano, giù il cappello! Brindisi, la sorpresa più bella. Gallipoli solido e vincente: il punto dopo la 28ª
Tremilacinquecento persone, o forse più. Sono quelle che hanno assistito alla festa del Casarano. Tra i valori aggiunti di quest’annata indimenticabile per i colori rossazzurri, ci sono anche loro, i tifosi, un pubblico di ben altre categorie. Dopo svariati anni di purgatorio, ritornano in Serie D le Serpi, al termine di una stagione strepitosa, che ha regalato anche la Coppa Italia. Sarebbe bastato un pareggio contro il Brindisi e pareggio è stato. Assente Pignataro, la voce grossa l’ha fatta Di Rito, autore di una doppietta. È stato un match combattuto, con occasioni da ambo le parti. Alla fine entrambe hanno ottenuto quel che volevano: il Casarano si è aggiudicato il titolo con due giornate d’anticipo, il Brindisi è a un passo dalla conquista dei playoff nazionali, senza passare per gli spareggi interni. Ma molto dipenderà, anche, dall’esito di Brindisi-Barletta del prossimo turno. Ma torniamo alla squadra campione.
Contro i biancazzurri è arrivato il diciassettesimo risultato utile consecutivo. Nel complesso, venti vittorie, sei pareggi e due sconfitte. Miglior attacco con sessantaquattro reti all’attivo. Un organico costruito in maniera sapiente e affidato a mister De Candia, che ha avuto solo l’imbarazzo della scelta. Per lui si tratta della seconda promozione consecutiva, dopo quella della passata stagione alla guida dell’Omnia Bitonto. Una società ambiziosa, organizzata e sempre presente, che ha messo a disposizione dei propri tesserati una struttura all’avanguardia. Tanta roba. Il Brindisi ha tenuto botta finché ha potuto. Onore al merito, comunque, ai biancazzurri, che, da matricola, possono, forse, essere considerati, come la sorpresa più bella del torneo.
Altamura e Barletta sono andate a fasi alterne e, infatti, entrambe rischiano di essere escluse dai playoff, nonostante le vittorie, rispettivamente, contro San Severo e Molfetta Calcio. I murgiani dovranno sperare in un pareggio tra Brindisi e Barletta e saranno costretti a vincere sul campo del Mesagne. Che deve riscattare l’opaco 1-1 interno contro il Terlizzi. Gallipoli, Vieste e Trani non hanno più nulla da chiedere al proprio campionato, ma stanno dimostrando di onorarlo fino in fondo. A Otranto i giallorossi calano il poker di vittorie, sesto risultato utile consecutivo e rafforzano la quinta piazza, pur essendo fuori da tutti i giochi. La formazione di mister Luperto è anche una delle più solide a livello difensivo, avendo incassato solo ventuno reti. Meglio ha fatto solo il Barletta, la cui porta è stata violata diciassette volte.
Il Vieste non fa sconti al Bisceglie e, anzi, rischia di portarsi a casa i tre punti, se non fosse per Triggiani, che, in extra time, regala il pari all’Unione Calcio e tiene ancora in vita le speranze di una salvezza diretta. Trani a valanga sul Corato, ma per i neroverdi si tratta di una sconfitta indolore, visto che raggiungono, comunque, la matematica salvezza. La Molfetta Sportiva non vinceva una partita dal 4 novembre e per la verità era stata la squadra contro cui l’Avetrana aveva trovato l’ultima vittoria del suo campionato. Si sono affrontate l’ultima contro la penultima, il peggior attacco contro la peggior difesa. Alla fine l’hanno spuntata i baresi sulla formazione di mister Pastorelli. Ma entrambe sono destinate a salutare in maniera diretta la categoria.