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CASARANO – Cristian Manco riparte dai rossazzurri: “Con la Virtus emozioni indescrivibili. Con Manta e Oliva subito in sintonia”

Cristian Manco riparte dal Casarano di Manta e Oliva. Il preparatore atletico di Melissano, dopo l’annata straordinaria vissuta con la Virtus Francavilla di Antonio Calabro, ricomincia dall’Eccellenza e da un ambiente che già ben conosce, dopo esserci stato qualche anno fa. Ecco, in esclusiva per SalentoSport, il pensiero di Manco sul recente passato in biancazzurro e sulla prossima stagione con le Serpi casaranesi.

1. Dopo la stagione trionfale con la Virtus, si riparte da Casarano. A distanza di ormai quasi due mesi, cosa ti è rimasto della scorsa stagione? Qual è l’immagine che ti viene in mente appena ci pensi? Qual è stato invece il momento più brutto?

A distanza di due mesi della passata trionfale stagione mi rimane tutto dentro, com’é giusto che sia, un film a lieto fine conclusosi con la classica ciliegina sulla torta a Firenze con la conquista della Coppa Italia Dilettanti Eccellenza. D’immagini ne avrei fin troppe, conquista della Coppa Italia regionale a Brindisi, vittoria del campionato, Firenze, senza ombra di dubbio rappresentano emozioni forti, indescrivibili. È difficile indicarne solo una. Allo stesso modo, in una stagione così lunga purtroppo (o per fortuna) esistono anche dei momenti negativi (sconfitta in casa contro l’allora capolista Vieste con conseguente -10 dalla vetta), difficili (vedi il periodo febbraio-marzo dove noi giocavamo di fatto ogni mercoledì e ogni domenica tra impegni di campionato e Coppa con annessi spostamenti e viaggi) dai quali bisogna venirne fuori dimostrando tutta la propria forza e valore.

2. Com’è nata la possibilità di ritornare a Casarano  a lavorare con Mimmo Oliva e perché non è proseguita l’avventura alla Virtus con Calabro?

A Casarano dopo l’esperienza del 2011/2012 in Serie D ci ritorno molto volentieri dopo non esser riuscito a trovare una giusta intesa con la Virtus Francavilla (alla quale auguro di cuore un grosso in bocca al lupo per la nuova stagione), cose che nel calcio e nella vita di tutti i giorni succedono, ma non rappresentano un problema, la vita é fatta di scelte che nel bene o nel male vanno rispettate. mister Oliva mi ha prospettato la possibilità di collaborare con lui e da lì non ho trovato problemi a trovar l’accordo con il ds Manta.

3. Che tipo di preparazione ti ha chiesto Oliva e quali sono, grosso modo (senza entrare nel dettaglio espressamente tecnico), le modalità con cui curerai la preparazione fisica?

Il mister non mi ha chiesto lavori in particolare sulla preparazione, sin da subito mi ha lasciato carta bianca su tutto, ovviamente sarà mio compito visto la diversità nelle metodologie d’allenamento che esistono da mister a mister, studiare il modo più consono per plasmare e tessere un vestito ad hoc per tutti i calciatori in rosa ed in base alle direttive del mister sul loro eventuale impiego, metterli nelle condizioni migliori di esprimersi in base alle loro caratteristiche. Posso affermare che lavoreremo tanto e con carichi via via crescenti in modo da gettar le basi per continuare a lavorare durante tutto il periodo competitivo in un determinato modo.

4. Qual è la differenza tra l’ambiente calcistico del Casarano e quello che si respira a Francavilla?

Rispetto a Francavilla, l’ambiente Casarano lo definirei molto più caotico, esigente, voglioso di ritornare quanto prima ai fasti di un tempo, un tempo passato ormai da un bel po’ di anni, un ambiente capace di esaltarsi nei momenti migliori, ma in grado di far avvertire la cappa sul Capozza nei momenti di difficoltà, ma comunque rimane sempre un ambiente affascinante, uno dei pochi (almeno in queste categorie) ormai dove é possibile fare calcio in modo serio.

5. Qual è il tuo obiettivo stagionale e quello del Casarano?

Personalmente credo che l’obiettivo sia quello di riconfermare quanto di buono fatto nel recente passato, con l’augurio insieme a tutto l’entourage di lavoro che in questi giorni sta mettendo su il ds Manta, di riuscire a disputare un campionato importante degno del blasone e delle aspettative dei tifosi e della piazza.

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