
BASKET A1/m – Enel Brindisi, ultima chiamata playoff: contro Capo d’Orlando ‘dentro o fuori’
Musi lunghi e facce scure in contrada Masseriola dopo la deludente trasferta campana che ha visto Enel Brindisi cadere sul parquet di Caserta 86-82. Amarezza, rabbia, incredulità per quello che accaduto al PalaMaggiò, una sconfitta che brucia e che potrebbe compromettere una intera stagione. Ma è tempo di voltare pagina, domenica al PalaPentassuglia per la penultima di ritorno c’è Capo d’Orlando. Un match chiave per i playoff, un dentro o fuori per i ragazzi di Sacchetti.
L’Orlandina reduce da diverse sconfitte consecutive scenderà sul legno brindisino con la cattiveria e determinazione che l’ha incoronata rilevazione del campionato. Le ultime giornate hanno frenato la corsa della squadra di coach Di Carlo ferma a 28 punti all’ottavo posto preceduta da Pistoia (28 punti) ed inseguita da una incostante e smarrita Enel (26 punti). Aggettivi a cui non sa dare una spiegazione Sacchetti che non si capacita del ko a Caserta. “Faccio ancora fatica a capire le motivazioni del nostro atteggiamento e approccio alla partita. Sapevamo di dover affrontar e tre finali, adesso ne rimangono due per accedere ai playoff, nostro ultimo obiettivo stagionale“.
La fragile Brindisi si lascia alle spalle una settimana alquanto travagliata dal punto di vista emotivo. Le forze da recuperare sono più che altro mentali visti i cali di concentrazione e la presunzione andate in scena fino ad oggi. Ma nei giorni che precedono l’incontro con i siciliani c’è chi ha gridato alla voglia di riscatto e c’è chi meno. C’è chi addirittura fa capricci perché non vuole sedere in panca, ma le prestazioni di certo non meritano elogi. Piovose, dunque, le critiche alla squadra ma soprattutto all’allenatore a cui Sacchetti risponde. “Il mestiere dell’allenatore comporta oneri e onori, per cui accetto le critiche e sono il primo ad ammettere di poter sbagliare. Nessuno è infallibile a partire dal coach per finire ai giocatori”.
Enel Brindisi ha l’ultima chiamata per sperare nei playoff, Betaland Capo d’Orlando vuole strappare questo biglietto e cancellare gli ultimi risultati negativi. Importante ricordare che non basta solo vincere ai brindisini, ideale sarebbe ribaltare la differenza canestri (lo scorso 2 gennaio Capo d’Orlando si impose su Brindisi 86-82), ossia superare l’avversario di almeno cinque lunghezze. Insomma, Brindisi ha solo una alternativa: vincere, un ko manderebbe tutti in vacanza e all’aria sogni di gloria di una intera società.
Palla a due domenica al PalaPentassuglia alle 18:15 con diretta televisiva su RaiSport.