BASKET A2 – E’ l’ora delle Final Four di Coppa a Bari, Bucchi: “Vogliamo il massimo”
Si inizia a far spazio a una coppa che in bacheca manca. Si scherza così in casa Enel parlando dell'imminente appuntamento del weekend con le Final Four a Bari del prossimo sabato e domenica. Si scherza, forse per stemperare la tensione, ma in fondo neanche tanto. Si gioca sempre per vincere. In questo caso forse lo si vuole anche di più per dare quella carica giusta per affrontare l'ultima fase del campionato. Non c'è solo in ballo la coppa allora.
"Noi vogliamo il massimo e cercheremo di ottenerlo. Stiamo pensando alla finale di Coppa Italia per il momento, l'11 marzo penseremo al campionato. Quest'appuntamento è importante per noi, ci scontriamo con delle squadre ottime come Jesi e Scafati e anche la stessa Verona. Naturalmente vogliamo vincere", ha detto coach Piero Bucchi nell'affollatissima conferenza stampa infrasettimanale. E fin qui tutto è normale, non si è mai sentito che qualcuno, nella coerenza dello sport, giochi per perdere. Ma che questo appuntamento fosse ben più importante di una comune competizione extracampionato era già nell'aria e quanto si è percepito in occasione della conferenza stampa infrasettimanale lo ha confermato. Si gioca in casa in fondo e ad accendere e spegnere i riflettori vogliono essere i padroni. "Di cosa ho bisogno in questo momento? Ho bisogno di tornare a casa con questa coppa, questo è quello che mi manca. È la quinta volta che partecipo a questa competizione e voglio vedere la mia squadra che continua a lottare e a vincere" ha aggiunto Matteo Maestrello, "capitano in seconda" dell'Enel da quando Ndoja è fermo per infortunio, scelto da Bucchi come suo naturale sostituto perché il più anziano in termini anagrafici. Ma evidentemente anche per il carattere forte di questo giocatore che fa dello spirito di spogliatoio e di squadra un valore aggiunto.
"L'importante è vincere" è il suo motto, che dichiara senza mezzi termini anteponendo la squadra a se stesso. Fuori così come fa in campo. "La scelta di far partire Formenti in quintetto al posto di Maestrello è stata discussa insieme. Ho voluto dare una sorta di elettro shock a Formenti facendolo partire dal primo minuto e credo di esserci riuscito. Matteo (si riferisce a Maestrello ndr.) mi ha dimostrato di non aver bisogno di questo genere di spinte. Hanno entrambi un forte carattere ma in questo momento avevo bisogno di scuotere uno di loro, e la scelta non è stata improvvisa ma comunicata anticipatamente" ha spiegato il tecnico biancazzurro che ha lasciato trapelare che potrebbe riproporre lo stesso starting five di domenica scorsa.
Ma le varianti sono ancora più di una. Ad aggiungersi c'è il dubbio Renfroe. Il play americano è alle prese con un infortunio alla spalla destra che in settimana lo sta costringendo ad allenamenti differenziati. Nonostante nella partita contro Sant'Antimo non sia voluto mancare ha bisogno di recuperare al meglio per il rush di campionato. Che possa partire dunque al suo posto Giuri è una papabile alternativa. "Questo non credo sia poi tanto un coefficiente di difficoltà aggiunto per gli avversari. Non cambia gli schemi, al massimo cambia il tipo di marcatura del singolo giocatore" è l'opinione di Bucchi che sta preparando la squadra alle Final Four con allenamenti più brevi ma intensi, e che approfitta di ogni spazio a disposizione per concentrarsi sul neo arrivo Jakub Wojciechowski, che come ha definito lui stesso: "E' dotato di un'ottima cultura cestistica ma ha bisogno di lavorare e giocare".
Insomma, tra aspettative e dubbi prosegue la settimana del team brindisino in vista della semifinale di sabato sera contro Verona, che aprirà poi alla finalissima della quale Brindisi, facendo i dovuti scongiuri, vuol essere protagonista. Che sia contro Jesi, come vorrebbe capitan Maestrello per togliersi quel sassolino dalla scarpa trovato in campionato, o con Scafati, poco importa. Quello che tutti vorrebbero è vederli tornare col trofeo. Perché a vincere poi ci si prende gusto e una vittoria poi vuole altra vittoria. In campionato.