LECCE – Moriero a SS: “Con Sticchi Damiani i tifosi possono sognare. Martina? Ecco com’è andata”
Nelle ultime settimane, l’ex centrocampista ed allenatore del Lecce Francesco Moriero è stato al centro delle cronache sportive per la sua avventura-lampo sulla panchina del Martina. Della vicenda legata al club biancazzurro, ma anche del suo passato da tecnico giallorosso e di una Serie A che vede protagoniste assolute tre sue ex squadre, Moriero ha parlato in esclusiva per Salentosport.
Con il Martina è finita ancor prima di iniziare. Come sono andate esattamente le cose?
“Nei giorni precedenti alla comunicazione dell’accordo raggiunto, ho parlato con Lippolis ed Olivieri. Ho capito subito che avrei partecipato ad una sorta di guerra sportiva, ma ero prontissimo anche perché l’imprenditore Olivieri mi aveva dato una serie di garanzie che mi hanno convinto a dare la mia disponibilità. L’accordo che è saltato è invece quello tra lo stesso Olivieri e la nuova società, ed a quel punto sono mancati i presupposti per andare avanti. La situazione a Martina non sarebbe stata tranquilla, e con problemi economici e di stabilità societaria così grave la partita, e dunque il mio lavoro, sarebbe passato in secondo piano. In generale amo le sfide, ma credo che sia stato giusto, da parte mia, fare un passo indietro in questo caso”.
Ora ci sono altri progetti nel suo immediato futuro?
“Prima di accordarmi con il Martina stavo parlando anche con altre società, ma optando per i pugliesi questa hanno virato, ovviamente, su altri allenatori. Al momento sono dunque sul mercato, in attesa di un’occasione per rimettermi in gioco”.
Facendo un passo indietro e valutando a posteriori la sua carriera negli ultimi anni, rifarebbe la scelta di sedersi sulla panchina del Lecce?
“La rifarei mille e mille volte. Ho il Lecce sempre nel cuore, ed i colori giallorossi sono, a prescindere, il mio passato, presente e futuro, perché li tiferò per sempre. Non è solo per questo motivo, tuttavia, che rifarei quella scelta, ma anche perché in quella occasione siamo stati tutti molto sfortunati, senza riuscire a dimostrare il nostro valore. C’erano tante difficoltà, legate soprattutto al ritardo di condizione di giocatori che arrivavano senza preparazione. Tutta una serie di motivi che ci hanno impedito di carburare ad inizio campionato, elemento che ha portato a conseguenze logiche nel mondo del calcio”.
Anche quest’anno l’allenatore scelto ad inizio stagione, Antonino Asta, è stato esonerato in seguito ad un inizio di campionato molto sfortunato e poco entusiasmante. Come vede la situazione attuale in casa giallorossa?
“Asta ha trovato anche lui numerose difficoltà, legate sia ai tanti infortuni sia al suo essere molto giovane. Lecce non è una piazza facile e le pressioni si fanno sentire, senza contare che l’inizio di campionato è difficile sempre. Poi è arrivato Braglia, un tecnico sicuramente molto adatto ad una realtà come quella leccese. Ha avuto subito risposte positive dai giocatori, ed è riuscito a trovare subito un equilibrio. Quello di Lega Pro, e del girone C in particolare, è un torneo molto difficile, ma la squadra sta reagendo e dando una svolta al suo campionato, ottenendo risultati importanti. Le difficoltà, come detto, sono però dietro l’angolo, come dimostra la sconfitta di Catanzaro. Bisogna mantenere alta la concentrazione sempre, per poter vincere”.
Lei ha allenato Davis Curiale a Grosseto. Cosa pensa del momento che sta attraversando l’attaccante?
“Credo sia una situazione passeggera e comprensibile. L’attaccante è arrivato senza aver svolto la preparazione appieno, ed è normale che sia andato incontro ad una serie di problemi di condizione che ne stanno compromettendo le prestazioni sul campo. E’ comunque un giocatore che, quando si sbloccherà, farà la differenza viste le sue enormi qualità”.
Rispetto a quando è stato sulla panchina giallorossa c’è stato il passaggio di società. Qual è la sua opinione sul nuovo corso dell’Us Lecce?
“Conosco benissimo Saverio (Sticchi Damiani, ndr), leccese vero innamorato di questa squadra, ed il quale ha avuto sempre molto a cuore la causa, facendosi sentire nei momenti di difficoltà. Ha fatto una grande cosa, riunendo una serie di imprenditori con disponibilità importanti ed adeguate agli obiettivi del club, dando le giuste garanzie all’ex presidente Tesoro. E’ la persona giusta per trascinare la società nel nuovo corso, e ci sono davvero tutti i presupposti per fare molto bene”.
A proposito di sue ex squadre, ben tre club in cui lei ha giocato, ovvero Roma, Inter e Napoli, sono tornate ai vertici della Serie A. Chi vede come favorita per la vittoria finale?
“Innanzitutto vedo un grande equilibrio, perché manca un’ammazzacampionato come lo è stata la Juventus negli ultimi anni. Credo che Roma, Napoli e Fiorentina giochino il miglior calcio, ma l’Inter è la squadra più solida ed ha inoltre il più ampio margine di miglioramento. Secondo me, Roma e Napoli sono al momento le favorite, ma sarà un campionato aperto ed equilibrato fino all’ultimo”.