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NARDÒ – Le porte sono chiuse ma i tifosi pagano lo stesso. Il club: “Gesto di grande sensibilità”

“Un piccolo gesto per un grande amore”. Ottanta gesti d’amore, per essere precisi. Ottanta come i biglietti che i tifosi neretini hanno simbolicamente pagato nonostante per il match con il San Severo, valido per il sesto turno di Serie D, fossero state imposte le “porte chiuse” dalla Prefettura di Lecce. Un gesto fortemente voluto dai due gruppi organizzati, i South Boys 2002 e i Fedelissimi, proprio loro ai quali sono state imputate le colpe di quelle pietre lanciate (da uno o più ignoti di cui non si conosce l’identità) contro il pullman della Virtus Francavilla, in occasione della gara di Coppa Italia dello scorso mercoledì. Nonostante, quindi, l’imposizione delle “porte chiuse” i tifosi si sono appostati al di fuori dell’impianto sportivo “Giovanni Paolo II” incoraggiando i propri beniamini dal 1′ al 90′. La posizione del tifo organizzato è chiara: estraniarsi da quel gesto vile che, come hanno più volte rimarcato, non è loro riconducibile e non si sposa con l’amore viscerale che invece nutrono verso la città. Un gesto, fuori da ogni logica civile, condannato a più riprese. Rabbiosa, la tifoseria organizzata, mentre intonava quel “contro chi ci vuole morti”; sensibile, d’altro canto, nel donare l’introito alla società come parziale copertura del mancato incasso.

E nel club, questo gesto, ha lasciato stupore e un forte senso di supporto: “L’Acd Nardò – si legge nella nota ufficiale diramata dalla società del presidente Maurizio Fanuli – intende ringraziare quei tifosi che ieri, rispettando pedissequamente le prescrizioni imposte dalla Prefettura, ma volendo comunque incoraggiare i calciatori granata, hanno supportato la nostra squadra, in maniera assolutamente corretta, con cori di sostegno dall’esterno dello stadio ed a debita distanza da esso. Particolarmente significativo e gradito è stato il gesto della consegna di una somma di denaro al Presidente Maurizio Fanuli, quale parziale ristoro per il mancato incasso della gara, che rappresenta un gesto di grande sensibilità e sostegno, soprattutto morale, nei confronti della dirigenza. La manifestazione d’affetto ricevuta ieri da parte di un consistente gruppo di tifosi, evidenzia, ancora una volta, che la quasi totalità del tifo neretino è composto da veri sportivi ed appassionati, rispettosi delle regole e delle leggi. Su questo solco già tracciato, tutto l’ambiente, in collaborazione con le Forze dell’Ordine al proprio fianco, si deve impegnare ancora di più per isolare forme di violenza che penalizzano l’immagine di un’intera comunità e frappongono ostacoli rilevanti sul percorso sportivo di questa squadra, verso traguardi che, oggi più che mai, con questo sostegno, tifo e passione così corretto, sono ambiziosi e prestigiosi”.

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