Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

NARDÒ – Il ‘Toro’ non ci sta e annuncia battaglia. Antico: “Personalmente mi vergogno…”

Prosegue senza sosta la battaglia del Nardò contro la decisione della Lega Nazionale Dilettanti, che, dopo aver ufficializzato lo stop dei campionati, ha deciso di far retrocedere d’ufficio le ultime quattro compagini di ogni girone di Serie D, colpendo quindi, come ormai noto, anche la formazione granata. Nel pomeriggio il sodalizio neretino ha indetto una conferenza stampa, per confermare la volontà di lottare fino alla fine, a difesa di una categoria che, almeno sul campo, Danucci e compagni stavano cercando di difendere con il cuore e con i denti.

Il primo a prendere parola è stato il presidente Salvatore Donadei, che, dopo una breve premessa, ha così tuonato: “Qui si rischia di arrivare ad una situazione di caos. Chiediamo pubblicamente e pacificamente un incontro al presidente Sibilia, per provare quantomeno a capire cosa lo abbia spinto a prendere questa decisione, perchè, ad oggi, non si sa cosa ci sia alla base di questa discutibile scelta. Questo è un incontro che non chiediamo solo noi, ma anche tutti i sodalizi colpiti da questa decisione. Tutte le società dalla Serie A all’Eccellenza, hanno avuto la possibilità di un confronto con le rispettive leghe, mentre i club di D si son dovuti adeguare, senza nemmeno avere la possibilità di confrontarsi”.

Subito dopo il presidente, ha preso la parola il club manager granata Marco Cavalera: “In questo momento vi è davvero poco da commentare, siamo molto arrabbiati. Abbiamo subito un torto, con una decisione presa soltanto per comparire e per essere sotto la luce dei riflettori, perchè differentemente si tratta di incompetenza, ma non credo che chi ci rappresenta sia incompetente. Ora l’unico obbiettivo è quello di mantenere la categoria, mantenendo alto il nome di un club dalla grande storia”.

Ovviamente deluso e amareggiato anche il direttore sportivo granata Andrea Corallo: “Questa decisione per noi tutti è stata senza dubbio una brutta botta morale. Il nuovo decreto serviva per far ripartire tutti i club dilettantistici, ma la Lega Nazionale Dilettanti ha invece stroncato alcune società. Questa situazione di grande incertezza certamente non consente certamente una buona programmazione; avevamo ricevuto la conferma di altri due sponsor importanti, eravamo contenti, e dopo queste decisione ci siamo trovati spiazzati. Siamo in contatto con le altre società, ricevendo inoltre attestati di fiducia da squadre che hanno invece ottenuto la permanenza. Mi auguro che il presidente Sibilia accetti il nostro invito, per capire il perchè di questa decisione”.

L’amministratore delegato Antonio Vincenti, annuncia invece un’importante novità: “Dal momento in cui il nostro ente non ci ha offerto una garanzia, chiederemo spiegazioni al maggiore esponente dello sport in Italia, ed è per questo, che in questi giorni stiamo lavorando per produrre un’interrogazione parlamentare al Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, perchè è lui che andrà a firmare i decreti che il mondo dello sport proporrà”.

Allibito e sconcertato anche il direttore generale Silvano Toma: “Siamo stati calpestati da una Lega che io definirei assente, che ci letteralmente spazzati via da una categoria che da diversi anni ci appartiene. Abbiamo subito una vera ingiustizia e per questo ricorreremo ovunque si possa ricorrere. Noi non ci faremo mai una ragione per quanto successo. In questo periodo stavamo crescendo in maniera esponenziale, ma poi qualcuno ha deciso di farci retrocedere in Eccellenza. Siamo stati letteralmente derubati. Mi auguro che si possa mettere fine a questi errori”.

In chiusura l’amministratore unico Alessio Antico, vistosamente segnato ed amareggiato: “Personalmente mi vergogno di aver coinvolto diversi amici in questo progetto, creando una società da zero. Penso che i signori che  comandano dietro una scrivania, dovrebbero imparare qualcosa dalla mia passione. Il Nardò da ben 39 anni verso quasi mezzo milione nelle casse di questi signori qui. Ora non ci spaventa il ripescaggio o la partecipazione all’Eccellenza, ma mi spaventa questo mondo. Mi hanno fatto vergognare. In questi giorni abbiamo ricevuto 200 messaggi da parte di 200 sponsor che ci  hanno promesso di sostenerci anche il prossimo anno, ma ripeto oggi non ci spaventa la categoria. Avevamo ancora otto partite da giocare, ben sei scontri diretti, con un campionato ancora aperto, qui di sport non c’è veramente nulla. Tutte le federazioni hanno bloccato le retrocessioni, cercando di fare meno danni possibili, invece in serie D è stata presa questa scelta. Ora attendo di vedere i criteri dei ripescaggi, perchè magari verrà data anche la precedenza ai club d’Eccellenza. Io sinceramente continuo a vergognarmi”.