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LECCE – Le pagelle: Tsonev, altro colpo da maestro. Di Piazza crea e sciupa, centrali in tilt

Le pagelle di Lecce-Reggina

LECCE

Perucchini 5,5 – Stavolta il portierone bergamasco non fa propriamente il suo. In una gara in cui la Reggina crea di fatto solo due occasioni da rete subisce altrettanti gol, di cui il primo con ampie responsabilità forse perché per un quarto d’ora era stato spettatore assoluto. Si riabilita con un paio di uscite decisive, chiudendo senza problemi

Lepore 6 – Dalle sue parti ha un cliente tutt’altro che accondiscendente, il difensore-goleador Porcino. Forse per questo si vede poco e niente rispetto alle sue qualità, non andando oltre un tiro sul fondo e un buon cross sprecato da Torromino. In difesa tentenna ma è attento

Cosenza 5,5 – Sarà che veniva da una serie infinita di prestazioni-super, sarà si trovava di fronte i suoi colori del cuore, ma il gigante reggino stavolta stecca. Bianchimano è in gran forma e cliente scomodo, ma lui gli agevola la strada spalancandogli per una volta e mezzo le porte del gol. Rispetto al disastroso Riccardi torna presto in carreggiata, e dalla mezzora in poi non ne sbaglia più una

Riccardi 5 – Deve trovare ancora la continuità, il suo equilibrio. Perché dopo gli ottimi esordi in giallorosso una prva così scialba e colma di disattenzioni è ai limiti dell’inspiegabile. Sbaglia il fuorigioco che porta al bis di Bianchimano, nella ripresa si ripete ma per sua fortuna gli avversari non ne approfittano e almeno due volte sbaglia passaggi e chiusure che rischiano di costare il ko definitivo al Lecce. Deve rifarsi subito e non montarsi la testa quando tornerà a esprimersi sui suoi livelli

Ciancio 7 – Il terzino veneto si sblocca alla grande, e lo fa con un eurogol che merita le copertine per la bellezza di esecuzione: tiro al volo dai trenta metri che si insacca sotto l’incrocio. Oltre al gol decisivo per rimettere i suoi in carreggiata c’è anche tanta corsa, una buona attenzione difensiva (cosa non scontata vista la serata dei compagni) e una ritrovata insidiosità nei pressi dell’area avversaria. Prezioso trovarlo così proprio in concomitanza dell’indisponibilità di Di Matteo

Armellino 6 – Visto che la rapidità non è prettamente il suo forte, è tra i più sofferenti nell’avvio di fuoco dei giovani reggini. Poi piano piano sale in cattedra, sfiora il gol e contribuisce all’impennata di qualità del collettivo giallorosso. Utile soprattutto nell’apporto finale, quando la sua precisione nel palleggio fa la differenza per alleggerire la pressione avversaria

Arrigoni 7 – Soprattutto in gare come questa, in cui alcuni dei suoi compagni ne combinano di cotte e di crude, si vede la sua importanza come equilibratore della squadra. Sradicatore nato di palloni, metronomo preciso in una serata in cui il Lecce sembra a tratti ciò che non è, ovvero una squadra dalla bassa qualità, lui prende in mano le redini del centrocampo e aiuta la squadra a cambiare marcia. In zona-gol, come sempre, non si vede, ma quasi tutte le azioni dei giallorossi partono dalla sua zona

Mancosu 6,5 – Non doveva essere al top, e invece si fa tutti i novanta minuti e anche di più. Dopo l’assenza di Siracusa torna ad accelerare la manovra di Liverani a suon di giocate, anche se con la Reggina è meno preciso del solito e non trova mai la porta, sfiorando tre volte il gol e lanciando diverse volte i compagni. Nella ripresa si produce in una cavalcata con tanto di tunnel e dribbling in pieno stile Kakà a cui la retroguardia amaranto rimedia in extremis

Tsonev 7 – Dopo il mancino volante di Siracusa, il repertorio del centrocampista bulgaro propone stavolta una punizione da posizione defilatissima che regala a conti fatti tre punti d’oro ai giallorossi. Rispetto a una settimana fa l’ex Levski Sofia è stato certamente meno preciso, ma oltre al fantastico gol giocate e movimenti non sono certo mancati, anche se in diversi casi fuori misura. Sta di fatto che con lui in possesso di palla la difesa della Reggina era tutta un tremolio, ed è solo un caso che alla fine sia stata una sola la gioia personale. Il Via del Mare se ne accorge e gli tributa una vera e propria standing ovation all’uscita dal campo

Di Piazza 6,5 – Tanto fondamentale per l’attacco leccese quanto sprecone dinanzi a Cucchietti. Di negativo c’è il fatto di aver avuto sul piede almeno cinque occasioni per iscriversi al tabellino dei marcatori (palesando in alcuni casi un eccesso di egoismo), tutte fallite senza particolari miracoli dell’estremo amaranto. A controbilanciare il tutto, rendendo la prova del nueve giallorosso più che positiva c’è l’abilità con cui si è creato le suddette palle-gol, la classe con cui libera di tacco Torromino per il gol dell’1-2, l’astuzia con cui conquista la punizione-vittoria realizzata da Tsonev e quella del rosso a Mezavilla. Senza contare il gol regolare che Zingarelli gli annulla dopo nemmeno dieci minuti

Torromino 6,5 – Confermato titolare, fatica un po’ ad entrare in partita. Quando lo fa, però, è subito decisivo, perché un suo gran destro a giro vale l’1-2 che riapre il match. Il resto della sua gara è un continuo alternarsi tra periodi di latitanza ed altri di percussioni che mandano in crisi la giovane retroguardia di Maurizi

Drudi 6,5 – Prezioso nel dare una mano a una difesa che dopo il suo ingresso non soffre più

Caturano 6 – Non al top della forma, riesce comunque a creare un paio di buone opportunità in cui sfiora il gol

Pacilli sv

All. Liverani 6,5 – Sufficienza a metà tra lo striminzito e il tendente a qualcosa di più, che poi è lo specchio della prova del Lecce. I giallorossi sono prima al tempo stesso spocchiosi e impauriti, atteggiamento da evitare in futuro, ma dopo i due schiaffoni ritrovano il controllo del match e la consapevolezza della propria essenza riuscendo a dominare dall’istante del raddoppio di Bianchimano fino al triplice fischio finale, creando la bellezza di quattordici nitide occasioni per andare a segno. Da registrare invece la solidità difensiva, che questa squadra sembra ancora faticare a raggiungere definitivamente

REGGINA

Cucchietti 5,5 Pasqualoni 6 Di Filippo 5 Solerio 5,5 Porcino 5,5 Marino 5 Mezavilla 4,5 De Francesco 5,5 Garufi 5 Bianchimano 7 Tulissi 6 Di Livio 6 Fortunato 6 Sparacello sv All. Maurizi 5,5