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LEGA PRO – Raccoglie i cocci di una caduta verticale per mirare ancora alla Serie B: il Matera di Auteri

Poteva essere una finalissima per la promozione diretta in Serie B, e invece sarà poco più che un’amichevole precampionato. Si può presentare così Matera-Lecce, sfida che avrà teatro domani nella città lucana tra due grandissime deluse (probabilmente i biancazzurri ancor più che i giallorossi) di un girone C che le ha viste a lungo dominanti sino all’exploit del Foggia. Sia i ragazzi di Gaetano Auteri che quelli di Pasquale Padalino non hanno però nessuna intenzione di mollare la presa, poiché c’è da preparare un’appendice di campionato, i playoff per la promozione in Serie B, che le vede tra le (numerose) principali favorite in vista della vittoria finale.

La storia degli incontri tra Matera e Lecce descrive un sostanziale equilibrio non tanto nel computo complessivo, che vede i salentini nettamente avanti 13 vittorie a 6 (più nove “x”) in 28 gare disputate, quanto per quanto riguarda i match giocati all’ombra dei Sassi. In Basilicata, infatti, si contano 4 vittorie del Bue, 2 dei Lupi e ben 7 pari. Proprio in pareggio sono terminate le ultime tre gare che i giallorossi hanno giocato a Matera (tutte per 0-0), almeno per quanto riguarda il campionato, dal momento che lo scorso novembre il XXI Settembre è stato teatro anche di un match di Coppa vinto dall’undici di Auteri (2-1, Iannini, Strambelli e Persano i marcatori). I biancazzurri non battono in casa (coppe escluse) il Lecce dal ’72-’73  (1-0 firmato Boccolini), mentre a due anni dopo risale il più recente bottino pieno ottenuto dai giallorossi in terra materana (0-1 con gol di Del Barba). La più recente vittoria assoluta leccese contro il Matera è il 2-1 di Coppa Italia Lega Pro registratosi nella passata stagione, quando sulla panchina dei lucani sedeva proprio Pasquale Padalino, il quale ha subito la “vendetta” della sua ex squadra lo scorso 3 dicembre: nell’occasione, i ragazzi di Auteri inflissero a Lepore e compagni la più pesante sconfitta interna del Lecce degli ultimi sette anni.

Quello capace di espugnare il Via del Mare con un sonoro 0-3 era, però, un altro Matera. Quella era una squadra in forma smagliante che, trascinata dall’entusiasmo della piazza e da una condizione fisica alle stelle, riusciva ad esprimere l’idea di calcio del suo tecnico al massimo, conferendo ulteriore convinzione alle ambizioni del patron Columella. Proprio tra fine autunno e metà inverno i biancazzurri hanno infatti raggiunto il top del loro campionato, iniziato con qualche piccolo intoppo nonostante una squadra costruita con investimenti importanti e che, grazie alle sette vittorie in nove gare tra il quindicesimo e il ventitreesimo turno, aveva issato la compagine lucana in vetta al torneo, seppur spesso in coabitazione con Lecce e Juve Stabia.

Quando tutti davano ormai il Matera, forte di un bel gioco, di una difesa solita e di un cinismo da big, per certa favorita e probabile vincitrice finale, qualcosa si è improvvisamente rotto. E’ difficile trovare spiegazione ai 5 ko clamorosamente messi in fila (solo Melfi, Vibonese e Catania hanno raggiunto tali score negativi) da una squadra che sembrava poter andare in fuga. Il crollo registrato tra febbraio e inizio marzo ha distrutto le speranze di primo posto minando anche pesantemente (si ricordino i casi Carretta e Bifulco su tutti) la serenità di un ambiente in festa, continua o quasi, da circa tre anni. Di quel periodo nero, a cui non ha saputo porre adeguato rimedio, mister Auteri sta ancora raccogliendo i cocci, con la sua squadra che sta piano piano rialzandosi per cercare di tornare ad esprimersi ad alti livelli in vista dei playoff (con la qualificazione al secondo turno già garantita dalla finale di Coppa) di cui, almeno sulla carta, il Matera resta tra le principali favorite.

Non hanno dunque sortito gli effetti sperati gli arrivi di metà stagione di Bertoncini, Armeno, Didiba e Lanini, che hanno puntellato una rosa già di spessore. Tra i pali Tozzo sembra essere stato definitivamente designato come titolare, davanti al quale sta tentando di ritrovare certezze la difesa guidata da Ingrosso, salentino di Presicce. Le chiavi del centrocampo restano affidate a Iannini, Armellino e all’ex Lecce De Rose, ex come lo è soprattutto Romeo Papini, a cui un brutto infortunio ha di fatto impedito di disputare l’intera stagione o quasi. In attacco il punto di forza si chiama Maikol Negro, altro leccese doc, coadiuvato dal fedele conterraneo Mirko Carretta. Ritrovata la serenità, il gallipolino è tornato anche al gol, e proprio domenica scorsa un suo spunto al 95′ ha permesso ai ragazzi di Auteri di espugnare il campo della Juve Stabia e consolidare il terzo posto in classifica.